martedì 29 luglio 2014

La meravigliosa avventura umana e musicale di Tommaso Coccione (1905-1941)

Vanto e decoro dell'Abruzzo e dell'Italia: UNA VITA PER LA FISARMONICA
di Giuseppe Catania
"Una storia documentata di Tommaso Coccione" così il figlio Camillo, poeta e musicista ha voluto pubblicare un volume per celebrare, insieme al fratello Vincenzo, le vicende umane ed artistiche del genitore, un virtuoso della fisarmonica, che per la sorprendente velocità nel toccare la testiera, venne soprannominato "mille dita".

A Poggiofiorito si è svolta una cerimonia per onorare questo geniale figlio d'Abruzzo, condotta dal poeta e compositore Luciano Flamminio e dal prof. Francesco Paolo Santacroce, che ha
ripercorso le vicende umane e le doti artistiche di Tommaso Coccione, sia come raffinato esecutore che come elegante Compositore.

Camillo Coccione ha pubblicato un volume sulla "storia" del del genitore, con allegato un CD con incise alcune musiche ballabili (ma Tommaso Coccione ha scritto anche musiche classiche, una sinfonia, marce, e una messa solenne per tre voci maschili e organo).

Le prime sei canzoni incise in CD - come rileva Camillo - Tommaso le aveva composte in America, quando aveva circa 20 anni, direttemente suonate da lui, registrate nel 1928 a Detroit (USA) da cui è possibile scoprire tutta la forza e l'abilità esecutiva.

La realizzazione del CD è stata effettuata grazie all'apporto dell'Associazione Culturale-Corale Tommaso Coccione di Poggiofiorito, presieduta da Michele Cicconetti, e molte composizioni sono state reperite da alcuni ex alunni di Tommaso,tra cui Di Benedetto e Scarpone di Orsogna, Mario D'Angelo di San Vito Chietino, dal maestro Dante D'Alonzo che ne ha curato l'arrangiamento.

Un vissuto all'insegna della creatività musicale quello di Tommaso Coccione, nato a Poggiofiorito (CH) il 2 gennaio 1905 e a 10 anni ebbe in regalo dallo zio Costantino un "organetto" imparando a suonarlo da solo.

L'avventura americana di Tommaso Coccione ebbe inizio il 13 marzo 1921, quando da Napoli sulla nave President Wilson sbarcò a New York e diretto a Seattle dove vivevano il padre Vincenzo e mamma Camilla.

Il primo maestro di Tommaso fu Angelo Recchia che scoprì il talento dell'allievo.

Tommaso si trasferì ad Harlem dove aprì una scuola di musica conoscendo e facendo amicizia don Enrique Medriguera, musicista di origine spagnola che aveva un complesso di 15 elementi a Marimba.

Così ebbe inizio l'avventura americana di Tommaso che si esibì al Waldorf Astoria, Rasatoga, Race Trach, Greenwich, Long Island, New Jersey con le sua nuova ed elegante fisarmonica intitolata "Italo American Dicap" con la scritta "COCCIONE", registrando su dischi sue composizioni,tra cui "Napoli sempre canta" (Valzer di Coccione) e con la casa discografica Okeh Electric di Detroit, per conto della Okeh honograph Corporation di N.Y, registrando sei brani.

Tommaso tornò in Italia nella primavera del 1933 a Poggiofiorito, occupandosi della musica etnica, partecipando alle sagre paesane e presentando "Saltarelle paesane" ( su versi di Antonio Ambrosini) e "Ere nu fiore" (versi di Giulio Sigismondi).

Il maestro Guido Albanese lo volle alla XV maggiolata , alla sagra dell'uva pergolone di Ortona a Mare (4.9.1938) dove venne presentata la canzone "Farchie e attiture (versi di Nicola De Riggi).

A Roma Tommaso Coccione raggiunse la fama e con il suono della fisarmonica esaltava la folla nella grande piazza, nelle strade attigue e la scalinata fino a Trinità dei Monti. Insegnò alle scuola di Musice presso Bagnini...

Ma il destino crudele lo colse sofferente di tisi e a soli 36 annì, l'8 luglio 1941 le morte inesorabile stroncò la vita e la "storia" di un personaggio senza tempo,che aveva dedicato la sua esistenza e le sua passione musicale, alla "fisarmonica", ma non cancellando la meravigliosa avventure umana e musicale di un uomo che costituisce vanto e decoro dell'Abruzzo e dell'Italia.

GIUSEPPE CATANIA

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