giovedì 31 luglio 2014

Petrolio al largo di Vasto: il Consiglio Comunale approva odg per bloccare i progetti

Continua l’opposizione alla petrolizzazione della Costa Teatina. Il Consiglio comunale di oggi ha approvato, all’unanimità, l’o.d.g. che impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a promuovere il ricorso al TAR contro il provvedimento di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale, che
verrà emesso dal Ministero Dell’Ambiente sulla base del parere positivo del Comitato Valutazione di Impatto Ambientale espresso lo scorso 06 giugno 2014, relativo ai progetti di coltivazione di idrocarburi denominati “Rospo Mare”.
E’ l’ennesimo atto politico contro la minaccia della petrolizzazione dell’Adriatico che, si somma ad una serie di azioni, di diversa natura, che l’Amministrazione Comunale Lapenna  ha posto in essere in questi anni, ovvero: approvazione di cinque odg di Consiglio Comunale, presentazione di tre osservazioni inviate al Ministero Dell’Ambiente, due azioni giudiziarie - con esiti positivi - dinanzi al TAR, la partecipazione ufficiale alle manifestazioni di Pescara e Manfredonia e l’audizione del Sindaco Lapenna - presso la Commissione Ambiente e attività produttive della Camera dei Deputati – anche a nome degli altri Sindaci della costa abruzzese, in cui si ribadiva la contrarietà ai progetti di trivellazione nell’Adriatico.
La minaccia resta comunque alta. E’ necessario, quindi, che il Governo Nazionale assuma una linea chiara che tuteli lo sviluppo turistico e ambientale della nostra costa, senza dover inseguire continuamente il pericolo delle trivelle in mare.
Paola Cianci – Capogruppo PRC, primo firmatario del documento politico


O.D.G. “ROSPO MARE”
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 LUGLIO 2014
PREMESSO CHE
- la Regione Abruzzo e in particolare la Provincia di Chieti sono, dal 2007, nel mirino delle multinazionali petrolifere per ricerca, permessi e coltivazione di idrocarburi nel mare antistante le coste;
- il Comune di Vasto ha già, ripetutamente, espresso la propria netta contrarietà ai progetti petroliferi che minacciano l’intera costa abruzzese attraverso una serie di azioni di diversa natura quali, nello specifico:
A) APPROVAZIONE DELIBERE DI CONSIGLIO COMUNALE:
1.      n.67 del 20 maggio 2010 “APPROVAZIONE O.D.G. SULL’INSTALLAZIONE DI PIATTAFORME PETROLIFERE LUNGO LA COSTA VASTESE”;
2.      n.69 del 08 giugno 2011 “TRIVELLAZIONE PETROLIFERE NELLA COSTA ADRIATICA – APPROVAZIONE O.D.G.”;
3.      n.94 del 18 dicembre 2012 “PROGETTO DI COLTIVAZIONE DEL GIACIMENTO DI IDROCARBURI OMBRINA MARE”;
4.      n.19 del 14 marzo 2014 “PROGETTO OMBRINA MARE 2 – PROVVEDIMENTI”.
B) PRESENTAZIONE DI OSSERVAZIONI (che si allegano al presente atto politico) AI PROGETTI:
1.      “OMBRINA MARE”, osservazioni del 07 dicembre 2012 (prot. n.47866);
2.      “ROSPO A MARE”, osservazioni del 24 gennaio 2013 (prot. n.4149);
3.      “OMBRINA MARE”, osservazioni del 29 luglio 2014 (prot. n.32365).
C) AZIONI GIUDIZIARIE:
1.      Ricorso amministrativo dinanzi al T.A.R. Lazio contro il progetto “ELSA” della società “PETROCELTIC INTERNATIONAL plc” conclusosi, positivamente, con sentenza n.08202/2012 (REG. PROV. COLL.), depositata in data 01 ottobre 2012;
2.      Atto di intervento del 18 ottobre 2013, nel giudizio n.8033/2013, dinanzi al T.A.R. Lazio contro il progetto “OMBRINA MARE” della società “MEDOILGAS ITALIA S.P.A.”.

D) AZIONI POLITICHE:
1.      Il 23 Aprile 2014, il Sindaco di Vasto, anche a nome degli altri Sindaci abruzzesi della costa, ha espresso, dopo aver relazionato alla Commissione Ambiente ed Attività produttive della Camera dei Deputati, la netta contrarietà ai progetti di trivellazione dell’Adriatico;
2.      In più occasioni il Sindaco, con la Provincia, in Regione ha riaffermato il dissenso della Amministrazione e della città ai progetti “Ombrina mare” e “Rospo mare”.

CONSIDERATO CHE
- il 6 Giugno 2014 il Comitato Tecnico Nazionale per la VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) ha rilasciato parere positivo sul progetto di perforazione di nuovi pozzi di coltivazione e adeguamento degli impianti esistenti per l'ottimizzazione del recupero di idrocarburi dal giacimento offshore B.C 8.LF "ROSPO MARE" e, come pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente nella sezione relativa alle Valutazioni Ambientali, è in elaborazione il Decreto Interministeriale di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale;
- il Comune di Vasto, come già indicato in premessa, ha inviato proprie osservazioni, in data 24 Gennaio 2013, nell’ambito della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale con cui si esprimeva parere negativo in merito al progetto “ROSPO MARE” che, oltre ai pozzi, prevede anche lo scavo di un dreno orizzontale nel giacimento ad una distanza di 11,5 miglia dalle spiagge vastesi;
- il 13 Aprile 2013 oltre 40.000 persone hanno espresso la loro netta contrarietà alle perforazioni petrolifere in Abruzzo nella manifestazione di Pescara, alla quale aderirono tra gli altri la CEAM, gli operatori economici, le associazioni imprenditoriali, le associazioni ambientaliste, le associazioni di agricoltori, i Sindacati, la Regione Abruzzo, le Province di Pescara e Chieti e moltissimi Comuni;
- l'area è interessata all’esistenza della Riserva di Punta Aderci, delle Aree SIC e all'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina di cui l’Amministrazione Comunale di Vasto è forte sostenitrice ed ha presentato, nel settembre 2011, la propria proposta di perimetrazione;
TENUTO CONTO CHE
- L’Abruzzo è terra di Parchi e Riserve con forte vocazione turistica ma, nonostante questo, subisce continue minacce e aggressioni al suo habitat. Basti pensare che è in atto un contenzioso tra la Edison S.p.A. e lo Stato Italiano sulla bonifica del sito.
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta
-         a promuovere ricorso al TAR avverso il provvedimento di conclusione positiva della procedura di compatibilità ambientale al progetto “Rospo Mare”;

-         ad intervenire presso la Regione Abruzzo e gli altri Comuni perché presentino a loro volta ricorsi al TAR contro tale provvedimento. 

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