venerdì 14 aprile 2023

Casa Palizzi: "la dimora delle nove muse"

I 9 figli di Antonio Palizzi e Doralice Del Greco vi avevano creato un'officina d'arte 

di GIUSEPPE CATANIA
I Palizzi sono noti nel mondo per la fama che i quattro fratelli Filippo, Giuseppe, Nicola e Francesco Paolo hanno conquistato nel campo dell'arte ottocentesca, e per essere stati i protagonisti, con Valerico Laccetti e Gabriele Smargiassi,
anche essi di Vasto, di quella scuola napoletana detta di Posillipo, che prediligeva la pittura naturalistica, ispirata "dal vero". 
Un ruolo importante, quasi rivoluzionario e di rottura con l'accademismo mitologico ancorato alla pittura tradizionale, introducendo nell'ambiente artistico partenopeo motto "la verità nell'arte". 
I Palizzi, infatti; crearono quella corrente pittorica che influenzò l'intera cultura europea.

Provenivano dal Vasto "città di tredicimila abitanti (scrive Filippo Palizzi nella sua
autobiografia del febbraio 1963) ridente è il sito, il mare Adriatico ha dinanzi, i monti Maiella e lungi il Gran Sasso d'Italia, boschi secolari la circondano, oliveti e piani fruttiferi e coltivato formano il suo agro."

Antonio Palizzi era originario di Lanciano ed aveva sposato il 13 aprile 1809, la giovanissima Doralice Del Greco, nativa di Rocca San Giovanni. A Lanciano erano nati Filippina e Giuseppe, ma dopo la famiglia si trasferiva a Vasto dove nacquero gli altri sette figli: Filippo, Nicola, Francesco Paolo, due altri fratelli, di cui uno votato alla tecnica scientifica e l'altro di cui non si hanno precise notizie, e le due sorelle, Felicetta e Luisa che concludevano la nidiata. Nove figli tutti travolti dalla passione per l'arte, tanto che la residenza della famiglia era nota come la "Dimora delle nove Muse".
Chi dipingeva ceramiche con tipiche raffigurazioni floreali o paesaggistiche o folcloristiche dell'Abruzzo, chi intagliava il legno per creare oggetti di arredo domestico, chi dipingeva nature morte o paesaggi, chi suonava la chitarra...
Mamma Doralice suonava il pianoforte ed impartiva occasionalmente anche lezioni di pratica musicale, mentre papà Antonio, che non nascondeva inclinazioni artistiche e letterarie "fu avvocato - scrive il figlio Filippo - poi impiegato e si esercitava a far scuola di belle lettere. La famiglia è composta di 9 figli, sei maschi e tre femmine de' quali quattro esercitano presentemente la pittura.
Giuseppe, secondo di famiglia, io il quinto, Nicola il sesto e Francesco Paolo l'ottavo.
Tali e tanto varie sono le nostre occupazioni che la casa sembra una grande officina, scultura, pittura, mestieri meccanici e tutto ciò che può passare nella testa di un giovane non esclusa la letteratura libraria, canto.
Tanto era l'onerosità in questa officina che ne prendeva parte, non solo il resto dei fratelli e sorelle, ma anche chi veniva dal di fuori."
Questa era "Casa Palizzi" a Vasto dove ognuno si ingegnava a fare qualcosa di utile e lo compiva così bene che, spesso riusciva anche a sbalordire. Vi sono alcuni aneddoti-inediti che evidenziano la genialità dei componenti della famiglia Palizzi.
Citiamo il presepio interamente modellato da Filippo in gioventù con figurine della Natività da lui scolpite per la famiglia, lasciato dagli eredi al Museo Civico di Vasto e qui conservato gelosamente.
Molte figure per il Presepio dell'indimenticabile Parroco della Chiesa di San Pietro, Don Romeo Rucci (che era nipote di Filippo Palizzi),  furono modellate e scolpite da Filippo Palizzi.
L'artista, su commissione di tal Cuciniello che Lo donò al Museo Nazionale di San Martino di
Napoli, creò e ordinò il più bel presepe del Mondo, con personaggi in mille atteggiamenti naturali
e con particolari della campagna napoletana e del tipico folklore partenopeo, da suscitare
meraviglia. 
Si racconta anche che la sorella di Filippo, Felicetta, componesse per il fratello che si era trasferito a Napoli, un cesto di fiori e frutta, così bene confezionati e dipinti che sembravano veri. E tale tu la meraviglia di Filippo e la sorpresa quando di accinse a gustare quelle prelibate imitazioni!
Giuseppe Catania




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