mercoledì 17 settembre 2014

Centro storico: l'impianto dell'antica Histonium

Pianta del 1793 in cui si vede l'impianto romano
nella zona di Porta Nuova
Le testimonianze sulla esistenza della romana Histonium, nel sito ove attualmente sorge Vasto, sono innumerevoli. Tra queste, quella dell'arch. Alfredo Marinucci, al quale, era stata affidata nei decenni scorsi la cura  del materiale custodito nel Museo Civico di Vasto. L'arch. Alfredo Marinucci è autore, altresì, del volumetto "Le iscrizioni del Gabinetto Archeologico di Vasto", preceduto da una interessante prefazione (riccamente bibliografata) sulle origini storiche dell'antico "municipium romanorum".
"In un attento esame di una mappa della città — scrive l'autore — attira immediatamente l'attenzione la zona settentrionale di quella parte di Vasto racchiusa entro la cerchia medievale di mura, compresa tra le attuali via Crispi-via Roma a nord e strada Barbarotta a sud: in essa vediamo succedersi quattro file di due isolati rettangolari delimitati da strade perfettamente ortogonali, con i lati corti disposti su assi viari trasversali. La seguono due file di isolati con i lati corti attestati su assi viari longitudinali, - disposti tra via Marchesani e il crinale della collina, sensibilmente ristretto, a causa di frane e scoscendimenti, nel corso dei secoli".
"Che la parte settentrionale di Vasto riproduca negli isolati e nelle strade la disposizione romana non è solo un'ipotesi, ma una certezza che si basa su elementi reali: la. forma rettangolare degli isolati racchiusi tra vie perfettamente ortogonali; la sopravvivenza in alcuni di essi delle mura perimetrali romane, la loro precisa interruzione in corrispondenza delle aree sepolcrali che circondano la città sui lati settentrionale e occidentale. A quest'area che ricalca fedelmente l'impianto antico, si contrappone quella meridionale, anch'essa sorta all'interno del perimetro romano (che corrisponde in buona parte, a quello delle mura medievali), in cui la continuità dell'insediamento ha prodotto maggiori cambiamenti". "Come abbiamo visto, tutto il gruppo di vie comprese tra via Crispi, via Roma a nord, strada Barbarotta a sud, corso del Plebiscito-via Marchesani ad ovest e strada S. Antonio-strada S. Pietro ad est, oggi in parte franata, risalgono nel loro tracciato ad età romana; tuttavia di esse solo via Pampani e strada S. Pietro hanno rivelato le basole della pavimentazione originaria".
GIUSEPPE CATANIA

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