mercoledì 22 ottobre 2014

Giovani: perchè non promuovere occasioni di lavoro a Perth?

 Gemellaggio Vasto-Perth, di Michele Marisi: “Importante stringere accordi economici”
“Il legame tra le due città sia una risposta alla crescente disoccupazione giovanile a Vasto”
“Stringere accordi economici tra Vasto e Perth che creino opportunità di lavoro, nell’ottica di dare maggiore significato al gemellaggio tra la nostra città e quella australiana e affinché i legami non siano fini solamente al ricordo di ciò che è stato”. Lo ha detto Marco di Michele Marisi, Responsabile di ‘Giovani In Movimento’, il sodalizio dei giovani del centrodestra vastese. Un intervento, il suo, a bocce ferme e a qualche mese di distanza dalle cerimonie in occasione dei venticinque anni di sodalizio tra Vasto e Perth “per evitare che venisse scambiato per polemica”.
“La nostra città – ha detto di Michele Marisi  (FOTO)– vive una crisi occupazionale probabilmente nella media di quella di tutta l’Italia se non superiore, ma ha delle marce in più che non vengono però ingranate. Il gemellaggio con una città quale Perth, che offre ancora diverse opportunità, deve necessariamente sfociare in un mutualismo tra le due realtà. Pensare di siglare accordi commerciali e non solo con la capitale dell’Australia occidentale, non è follia, ma rientra esattamente nelle finalità di qualsiasi gemellaggio che si rispetti. Favorire oltre che relazioni umane e culturali, anche quelle economiche – ha proseguito il Responsabile di ‘Giovani In Movimento’ – può essere una risposta concreta alla disoccupazione giovanile oltre che un metodo di scambio di esperienze e professionalità atte allo sviluppo di entrambe le realtà. Rivisitare dunque il ‘contratto’ tra le due città, non significa cancellare il passato, ma adattarlo alle esigenze d’oggi, in primis a quella dell’occupazione che deve essere una voce prioritaria nell’agenda politica.”
Poi di Michele Marisi ha sottolineato come sia necessario, per fermare la fuga dei cervelli dalla nostra città, “creare opportunità formative e professionali nella realtà di Vasto mediante il gemellaggio, cercando di inquadrare le eventuali esperienze a Perth come tali e non come dei viaggi di sola andata. L’invito, dunque, rivolto a tutte le parti attive del sodalizio – ha concluso Marco di Michele Marisi auspicando che dall’intervento nasca un dibattito – è quello di percorrere tutte le strade affinché il legame tra le due città non si riduca a scambi di visite istituzionali, ma sia una opportunità utile a Vasto così come a Perth.” 

Giovani In Movimento - Vasto

2 commenti:

NICOLA D'ADAMO ha detto...

A Perth è facile ottenere il permesso working holiday, massimo un anno, per giovani 18-30 anni. Il problema che dopo nessuno ti assume definitivamente e devi far ritorno in Italia. E' ottimo per chi vuole fare una esperienza all'estero.

enzo ha detto...

Certo se ti presenti nudo alla meta, non conoscendo l’inglese e/o con un’inadeguata professionalità, sperando solo nella solidarietà del “gemello” difficilmente la tua missione avrà successo. Siamo in un mondo globale che ha alzato l’asticella della richiesta di professionalità e disponibilità, qualcosa che un sistema clientelare difficilmente si comprende. Questo vale anche per l’esportazione dei prodotti su cui si potrebbe puntare, ma anche in questo caso non basta l’etichetta “made in Vasto”. Se non diventiamo consapevoli di tutto questo a livello istituzionale e personale, continueremo il nostro percorso di “zucar” andremo indietro anziché in avanti. E i nostri amministratori, con l’esempio, dovrebbero aiutare i cittadini a crescere con la cultura del merito e non continuare ad alimentare quella del clientelismo su cui basano il loro potere.