lunedì 20 ottobre 2014

INCORONATA: il Rosario per la Giornata Missionaria Mondiale

Interessante l’iniziativa di preghiera, che è stata proposta nella Parrocchia dell’Incoronata di Vasto, grazie all’impegno di Padre Eugenio Di Giamberardino, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale: la recita del Rosario con i cinque misteri tutti incentrati sulla tematica missionaria.
Nel I° Mistero è stato sottolineato che l'annuale ricorrenza della Giornata spinge a prendere rinnovata coscienza della dimensione missionaria della Chiesa e ricorda l'urgenza di annunciare e testimoniare il Vangelo, che riguarda tutti i cristiani. Del resto, ricordare l'incarnazione di Gesù vuol dire celebrare
anche la nascita della missione: Cristo è il primo e il più grande missionario del Padre Celeste. Nata con l'incarnazione del Verbo la missione continua nel tempo attraverso l'annuncio e la testimonianza di tutti i membri della comunità ecclesiale. É necessario che tutti i battezzati, con umile coraggio, rispondendo alla chiamata del Signore e alle necessità degli uomini e delle donne della nostra epoca, si facciano araldi del Vangelo.
Nel 2° Mistero sono stati ricordati con affetto e commozione i tanti missionari, martiri della fede che, come Cristo, hanno dato la loro vita versando il proprio sangue per il Vangelo. La Chiesa è da sempre "Chiesa di martiri" perché il mistero della Croce è sempre presente nella vita cristiana:
nella storia della Chiesa i martiri, cioè i testimoni della fede, sono numerosi
e indispensabili al cammino del Vangelo. L'intera missione della Chiesa e, in modo speciale, la missione presso coloro che non ancora hanno il dono della fede, ha bisogno di apostoli disposti a perseverare fino alla fine, fedeli alla missione ricevuta, seguendo la stessa strada percorsa da Cristo, cioè la della povertà, dell'obbedienza, del servizio e del sacrificio di sé fino alla morte. I testimoni della fede sono modello e stimolo per tutti i cristiani, e l'annunzio di Cristo deve essere percepito come compito proprio da parte di ogni cristiano.
Il 3° Mistero ha cercato di approfondire come dopo duemila anni sono ancora vaste le aree geografiche, culturali, umane o sociali in cui Cristo e il suo Vangelo non sono ancora penetrati. Ne consegue che da tutti si dovrebbe accogliere l'appello che emerge da questa situazione. Chi ha conosciuto la gioia dell'incontro con Cristo non può tenerla chiusa dentro di sé, deve irradiarla. Occorre venire incontro a quella inespressa invocazione del Vangelo che sale da tutte le parti del mondo, come una volta giunse all'apostolo Paolo
nel corso del suo secondo viaggio: "Passa in Macedonia e aiutaci!" (At 16,9).
L'evangelizzazione è un "aiuto" offerto all'uomo, giacché Gesù Figlio di Dio si è fatto carne per rendere possibile all'uomo ciò che con le sole sue forze non potrebbe conseguire: "l'amicizia con Dio, la sua grazia, la vita soprannaturale, l'unica in cui possono risolversi le più profonde aspirazioni del cuore umano.
Con il 4° Mistero si è rivolto un pensiero di gratitudine ai Vescovi, sacerdoti, religiosi di Istituti missionari maschili e femminili e ai catechisti in terra di missione perché tante Chiese ora fiorenti non esisterebbero senza di loro. In particolare si sono ricordati i catechisti, che
animati da spirito apostolico e facendo grandi sacrifici, hanno dato un contributo singolare e insostituibile alla propagazione della fede e della Chiesa. Lavorando con grande sforzo e zelo missionario, essi costituiscono il sostegno più efficace per i missionari in molteplici compiti.
Nel 5° Mistero, infine, si è proposta questa urgente riflessione: nell'annuncio del Vangelo c'è ancora tanto da fare, per cui è necessaria la collaborazione di tutti. Nessuno è così povero che non possa dare qualcosa. Si
partecipa alla missione anzitutto con la preghiera, nella liturgia o nel segreto della propria camera, con il sacrificio e l'offerta a Dio delle proprie sofferenze. Questa è la prima collaborazione che ognuno può offrire.
É poi importante non sottrarsi al contributo economico, che è vitale per tante chiese particolari. Com'è noto, quanto viene raccolto nella Giornata Missionaria è devoluto integralmente per la missione evangelizzatrice
universale della Chiesa.
La Giornata Missionaria ricorda che l'intero popolo di Dio, dai bambini agli adulti, dai Vescovi ai presbiteri, dai religiosi ai fedeli laici, tutti sono chiamati ad essere missionari nella propria comunità locale, aprendosi insieme ai bisogni della Chiesa universale.
Il Rosario si è concluso con una bella invocazione alla Vergine Maria, Madre di Cristo e Madre dei credenti, donna pienamente docile allo Spirito Santo, affinché aiuti tutti i fedeli a ripetere in ogni circostanza il suo "fiat" al disegno di salvezza di Dio, a servizio della nuova evangelizzazione del
mondo.
LUIGI MEDEA

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