mercoledì 12 novembre 2014

Burocrazia: Un "disservizio" bene organizzato, CALVARIO PER RITIRARE UNA RACCOMANDATA !

Caos nel ritiro delle raccomandate non consegnate dopo la chiusura del servizio in via Cavour
di Giuseppe Catania

Accade e Vasto, città d'Italia che vanta il primato della negatività. Per ritirare una raccomandata l'utente postale è costretto ad affrontare un autentico calvario.
Infatti,come è accaduto a me, "il postino non suona due volte" (parafrasando

il titolo di un film degli anni quaranta), ma si limita ad introdurre nella cassetta delle lettere un "avviso di giacenza" che è una strisciata compilata elettronicamente, dove si invita il destinatario di ritirare la raccomandata presso l'ufficio postale centrale (due km.per chi abita al centro storico).

Nell'impossibilità di ritirarla personalmente l'utente delega un suo familiare che si reca presso l'ufficio di via Giulio Cesare, dove l'addetto richiede copia della carta d'identità del destinatario sottoscritta.

Ma non basta, perché, nella busta della raccomandata
è apposta la scritta "Riservata personale", per cui la raccomandata non può essere ritirata.
Così il destinatario è costretto ad alzarsi dal letto, perchè ammalato, e recarsi all'ufficio postale.
Corre l'obbligo sottolineare alcune diciture nell'avviso di giacenza:"Non è stato possibile effettuare il recapito per la sua assenza e per l'assenza della persona abilitata a ricevere l'atto". Non è vero perché l'avviso è stato inserito nella cassetta postale senza che l'utente (in casa) sia stato avvertito.
Ed ancora :"avviso consegnato il...." non è vero perché inserito nella cassetta postale.
E ancora:"Il ritiro può essere effettuato anche da una persona delegata munita di un Documento di riconoscimento sia proprio che del delegato. ll documento del delegante può essere esibito anche in fotocopia".
Ma come sopra detto, il tutto si è risolto in un nulla di fatto.
Per quanto riguarda la "celerità"del servizio postale rilevo: una lettera spedita il 20 ottobre da Fara San
Martino, reca il timbro 22.10.2014 ANCONA CMP, ma la corrispondenza è stata recapitata a Vasto - 63 km di distanza - il 29 ottobre 2014. E' quanto dire.

GIUSEPPE CATANIA

1 commento:

Unknown ha detto...

A Vasto è normale. Bisogna fare il reclamo all'ufficio postale. Alla fine ti chiedono scusa e forse richiamano il portalettere che in maniera sbrigativa lascia l'avviso senza suonare il campanello.