martedì 11 novembre 2014

I Vigili e Giangiacomo (FI): il generale Santini si toglie qualche sassolino dalle scarpe

Dal Generale Antonio Santini, che per un periodo,  nel 2005,  era stato assunto come comandante dei vigili di Vasto riceviamo e pubblichiamo una dettagliata nota in cui fa il punto sui problemi dei vigili, esplosi in questi giorni  ma presenti già ai suoi tempi 10 anni fa. Non mancano frecciate politiche in particolare contro Guido Giangiacomo consigliere di Forza Italia allora assessore al Personale.  
"Quando ho preso visione per la prima volta l’organico e il regolamento della Polizia Municipale mi sono chiesto chi erano quei  Dirigenti che li avevano  prodotti e chi erano i responsabili amministrativi che li
avevano avallati. Successivamente ho appurato che erano stati dei giovani (allora) agenti della Polizia Municipale (i futuri Ten.) che con intelligenza avevano capito la disponibilità e  l’incompetenza degli interlocutori  e si erano  proposti per la redazione dei citati documenti, successivamente approvati, che, ovviamente, salvaguardavano i loro interessi. Da Dirigente del Settore proposi di rivedere sia le tabelle organiche che il regolamento, in quanto ritenevo che tutti i problemi in ambito polizia municipale derivavano da questi documenti, la mia proposta fu ignorata da tutti.
Ora il consigliere Giangiacomo rivendica la validità di quella scelta fatta a suo tempo (era assessore al personale), in risposta alle (giuste) osservazioni del dott. D’Alessandro. Ricordo all’avv. Giangiacomo che a novembre del 2004 gli effettivi alla Polizia Municipale erano: Comandante; 13 Ten.; 1 sottufficiale ; 13 agenti, di fatto 14 responsabili del coordinamento e controllo e 13 agenti operatori  da coordinare e controllare ( il regolamento non prevede che i Ten. siano impiegabili quali operatori, quando lo fanno è per gentile concessione). Ritengo che ogni persona di buon senso, specialmente se amministra la cosa pubblica, non recluta ufficiali (da personale assunto da poco tempo) che saranno controllori e coordinatori di se stessi. Per quanto riguarda la  reperibilità segnalai,  nel 2005 nell’ambito delle mie funzioni di dirigente del settore, l’incongruenza alla giunta Pietrocola (assieme ad altre incongruenze) senza ricevere, come sempre, alcuna risposta (ho segnalato, a suo tempo per via informale e a titolo collaborativo, gli stessi problemi al neo sindaco La Penna, mi fa piacere che li abbia presi in considerazione dopo circa 8 anni). A tal proposito voglio riportare la chiusura della mia lettera al Sindaco dott. Pietrocola con la quale confermavo le mie dimissioni e riepilogavo quanto avevo individuato e segnalato durante il mio breve periodo quale Dirigente del 3° settore: “ Non ho rimpianti per dover interrompere anzitempo il mio rapporto con l’amministrazione comunale, combattere contro muri di gomma si perde tempo e dignità e non è mio costume percepire uno stipendio (soldi dei cittadini) senza poter dare un rendimento adeguato, invece una grande delusione per le persone che governano e amministrano questa città.”. L’avvocato Giangiacomo faceva parte della giunta.

 Egregio avvocato Giangiacomo ritengo che Lei non abbia titoli per impartire lezioni. Lei, assieme ad altri, ha fallito come amministratore, schiacciante vittoria del centrosinistra dopo la giunta Pietrocola, e come politico concorrendo alla dissoluzione del centrodestra a Vasto.

Antonio Santini