lunedì 17 novembre 2014

Portale di San Pietro: segni di cedimento urge l'intervento della Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici

Abbiamo ricevuto una preoccupante telefonata di Ivo Menna: ci informava del distacco di grossi frammenti dal Portale di San Pietro lato mare. Menna riferisce di aver già allertato l'ufficio servizi nei giorni scorsi, ma secondo lui c'è bisogno dell'intervento della Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, perchè solo loro possono risolvere il problema con la dovuta competenza.
La questione viene sollevata anche  dal presidente Assostampa Giuseppe Catania,  che ricostruisce la millenaria storia della chiesa. 

PORTALE DELL'ANTICA CHIESA DI SAN PIETRO
Segni di cedimenti nella struttura
di GIUSEPPE CATANIA

Segni di cedimenti sono stati riscontrati nel portale della chiesa di San Pietro demolita nel 1976 a causa della frana che sconvolse il settore orientale della città.  Gli esperti hanno accertato che si staccano dei frammenti, tanto che si rende indispensabile interdire lo spazio circostante, per evitare possibili danni ai passanti e ai turisti che si affacciano su via Adriatica per ammirare la stupenda visione della spiaggia di Marina di Vasto.

LA STORIA DELLA CHIESA NEI SECOLI.  Per una strana
predestinazione, pare che il tempo non intenda concedere pace neppure a quel che resta della Chiesa di San Pietro, perseguitata da numerose sciagure e sventure sin dai tempi lontani. Non ci è possibile stabilire quali furono le origini della costruzione. Certo è, per averlo appreso da antichi documenti e dai ruderi affiorati dagli scavi, che nella zona sottostante al Muro delle Lame un tempo sorgevano numerosi templi e molto famosi, quali, fra l’altro, quello di Giove, chiamato Campidoglio. Il tempio di Cecere sorgeva ove era la Chiesa di San Pietro. Ciò è provato da fatto che il 20 agosto 1794, rifabbricandosi una parte del muro della chiesa, fu rinvenuta una testa di donna in marmo, di fattura greca, alcuni anelloni di metallo antico, pezzo di vetro colorato e numerose iscrizioni. Con l’avvento della religione cristiana, il tempio greco venne convertito al culto della religione di Cristo e, nella prima metà del IX secolo, vennero trasformate le strutture in stile romanico.
Il tempio diede asilo a Papa Alessandro III quando, il 7 febbraio 1177, essendo in viaggio per Venezia per trattare la pace con Federico Barbarossa, colpito da tempesta, dovette sbarcare in prossimità della chiesetta di San Nicola della Meta, ove era l’antico porto di Guasto Aymone. Pio VI concesse alla Chiesa il giubileo annuo che si celebra la terza domenica di gennaio. Se il tempo e l’evoluzione dei costumi hanno contribuito alla trasformazione della chiesa di San Pietro, una ben più triste calamità si è aggiunta per minarne la stabilità: la frana del 1956. Dopo profonde voragini e numerosi crolli, la chiesa rimase in bilico sull'abisso, quasi a voler disperatamente resistere contro gli elementi scatenati dalla natura, quasi ad invocare aiuto. Per le troppe lesioni,  negli anni successivi si decise di demolirla e rimase solo l'antico portale. 
Giuseppe Catania

1 commento:

profmugoni ha detto...

Una grossa "pagina" di storia, il Portale di S. Pietro, come ci ricorda il giornalista Catania, e non è solo questo !
Per sempre o quasi, esso resta , impresso nella mente del viaggiatore che capiti a Vasto ! Di questo, ne siamo certi, perché, ad amici ospiti o colleghi venuti da lontano, sempre ho rivolto la classica domanda:"Che ricorderai di Vasto in modo del tutto speciale?"
La risposta di visitatori e turisti, come per un misterioso accordo, puntualmente era la stessa: "Quel portale antico spalancato sul bel mare Adriatico! Una magia!"
Il portale di S. Pietro, a ragione, e a ben vedere, ha giusto titolo per essere stimato simbolo o emblema della città di Vasto, colma di storia civile e religiosa. E di fatto è oggi ne è l'icona.
prof. mugoni