mercoledì 12 novembre 2014

Quartiere in festa all’Incoronata in occasione della festa di San Martino Vescovo.

di LINO SPADACCINI

Quartiere in festa all’Incoronata in occasione della festa di San Martino Vescovo.
Dopo il triduo di preparazione, iniziato sabato scorso, questa sera alle ore 19 verrà celebrata una S. Messa in onore di San Martino Vescovo di Tours, che si venera nella chiesa dell’Incoronata, dove è presente una cappella con la statua del Santo. Al termine della celebrazione, si svolgerà il concerto del Complesso Bandistico “S. Martino”, ed a seguire, presso il salone parrocchiale, degustazione del vino e olio nuovo, con tanta musica e canti popolari.
A Vasto questa festa ha origini antiche, infatti, già nel 1544, prima della costruzione del convento, esisteva una chiesetta, nell’omonima contrada dedicata a S. Martino.
Ma in questa data, tradizioni e folklore si mescolano alla festa religiosa.
Sin dai tempi della scuola ci hanno raccontato della vita di
Martino, nato in Pannonia, l’attuale Ungheria, che arruolato nella cavalleria imperiale, mentre prestava servizio in Gallia, incontrò un povero viandante che tremava per il freddo. Senza esitazione si tolse il mantello, lo tagliò con la spada e gliene diede la metà.
Secondo un famoso modo di dire, a San Martino ogni mosto diventa vino e per questo che tradizionalmente in questi giorni si aprono le prime botti e si assaggia il vino novello, magari accompagnato da buone castagne oppure da una fetta di pane fresco bagnato con olio appena macinato.
Un altro famoso detto è l’estate di San Martino, legato sempre alla storia del Santo, secondo la quale un giorno il clima rigido miracolosamente si riscaldò. Capita spesso, che proprio in questo giorno, la temperatura sia particolarmente mite.
Per il suo atto di carità San Martino è patrono dei medicanti, per il mantello dei sarti; per la cinghia alla quale era appesa la sua spada, dei conciatori di pelli e dei lavoratori del cuoio. Per aver trasformato l’acqua in vino è patrono degli osti, dei fabbricanti di brocche, dei bevitori e degli ubriachi. E, infine, è anche patrono dei mariti traditi, probabilmente per la sua gelosia nei confronti della sorella. Ogni anno a San Valentino in Abruzzo Citeriore, in provincia di Pescara, si svolge la tradizionale Processione dei Cornuti. La festa prevede cortei burleschi e assaggi di vino novello. Al calar del sole, una processione di uomini sfila lungo le vie del paese tra schiamazzi, scherni, e allusioni all’infedeltà coniugale. Il corteo si apre con l’ultimo uomo sposato dell’anno precedente che consegna all’uomo che ha preso moglie più di recente un drappo di stoffa raffigurante due grandi corna di bue.
Anche a Vasto, un tempo, c’era qualcosa di simile. “La festa d’oggi è più specialmente la festa dei mariti”, si leggeva sulle colonne dell’Istonio del 1895, “contenti, della milizia e dei vignaroli che in questi giorni travasano il vino nuovo e lo assaggiano. La stirpe eroica de’ Menelao è quindi oggi in gran festa e si dà un gran da fare pregustando le delizie della processione che stanotte, sotto lo scintillio delle stelle, attraverserà le strade principali, preceduta dal sontuoso stendardo della compagnia ed ordinata dal priore, notissimo per le enormi ramificazioni, che con le punte minacciano il firmamento. Ci sarà proprio da vedere e da divertirsi un mondo!”.

Lino Spadaccini


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