sabato 15 novembre 2014

Vasto, altoparlanti ad alto volume e schiamazzi notturni

“Siamo all’esasperazione e sull’orlo del collasso – lamentano i residenti del centro storico – sottoposti ad uno stress pericoloso per la salute”. Altoparlanti ad alto volume, schiamazzi all’aperto e dentro i locali
notturni turbano il sonno e nessuno interviene per eliminare la sarabanda che nelle piazze e nelle strade si protrae fino all’alba. Eppure, nel marzo 2012 l’ex assessore al commercio Mario Olivieri assicurava che sulla musica “non verranno consentiti eccessi”.

Però, da allora, nulla è cambiato, anzi è peggiorato. Perché gli intrattenimenti fuori dai locali sono più frequenti e lo stesso primo cittadino, nel giugno 2012, annunciava controlli sui decibel, ma tutto solo a parole, perché, nonostante il sindaco abbia promesso multe fino a 10.000 euro e tre mesi di chiusura, musica ad alto volume e frastuoni all’interno e fuori degli esercizi pubblici si protraggono fino all’alba. Venivano anche assicurate multe e denunce per l’alcool venduto ai minori dopo le tre di notte, ma nessuno interviene e i vandali si divertono a perpetrare furti, distruzioni e incendi. L’installazione degli impianti di videosorveglianza è diventata una “barzelletta” destinata agli “allocchi”. Chi deve intervenire per assicurare il sonno ai residenti del centro storico?

È una pressante richiesta indirizzata al sindaco che ha il dovere di ascoltare la gente e provvedere di conseguenza. Per questo il comitato per la tutela del centro storico, che già lo scorso anno ha presentato regolare denuncia, ma senza alcun esito, è deciso a prendere provvedimenti diretti nei confronti del sindaco che è tenuto ad intervenire perché venga garantito il vivere decorosamente in una città che si presume sia “civile” e meta di soggiorno e turismo come si “vantano” gli assessori al ramo. A costoro ricordiamo che nell’anno 2010 è stato approvato il regolamento di polizia urbana che contiene precise norme del vivere civile. In particolare l’art. 24 riguardo all’utilizzo di strumenti musicali, prevede il divieto dalla mezzanotte alle sette, salvo nei casi in cui non arrecano disturbo. Tutte promesse basate sulla carta e mai eseguite.
Giuseppe Catania

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