martedì 16 dicembre 2014

Ai lavoratori dell'Istituto San Francesco il sostegno del Comune: ieri approvato all'unanimità un odg

CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 DICEMBRE 2014
PREMESSO CHE:
l’Istituto “San Francesco d’Assisi” – Fondazione Padre Alberto Mileno sita in Vasto Marina è nata nel 1965 per iniziativa del vastese Padre Alberto Mileno, sacerdote dell’Ordine dei Frati Cappuccini d’Abruzzo;
il “San Francesco” rappresenta il “Centro di riabilitazione funzionale polivalente” di grande importanza per il nostro territorio, per tutta la Regione Abruzzo e, anche per il Centro-Sud d’Italia, dove vengono trattate tutte le minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali dipendenti da qualsiasi causa con diverse modalità di trattamento: residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale, domiciliare, extramurale;
tale struttura, nel corso di oltre 40 anni di attività, ha risposto in maniera adeguata alle domande di salute in Abruzzo e fuori, con una progressiva articolazione di servizi e una continua ricerca di qualità, estendendo progressivamente il raggio d’intervento dalla disabilità psichica ad altre forme di disabilità, in particolare neurologica, respiratoria, ortopedica, psichiatrica e dello spettro autistico;
tutto il personale impiegato, a partire dai medici, infermieri, operatori socio sanitari, terapisti, logopedisti, assistenti sociali offrono un’assistenza che ha ottenuto anche la certificazione di qualità e, grazie alle loro eccellenti  professionalità, è aumentata, nel corso degli anni, la richiesta di prestazioni da parte dei cittadini tale da dover soddisfare tale esigenza attraverso l’apertura anche di altri siti di Cura in Abruzzo e in Molise come quelli di Gissi, Lanciano, Sulmona, Avezzano;
CONSIDERATO CHE:
il Presidente della Regione Abruzzo Dott. Luciano D’Alfonso è stato nominato il 23 luglio 2014 Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del Settore Sanitario della Regione Abruzzo;
il Presidente Dott. Luciano D’Alfonso con decreto del 29 ottobre 2014 n.133 indicava la data del 30 novembre 2014 entro la quale procedere alla elaborazione di un documento tecnico finalizzato alla determinazione del fabbisogno effettivo ed alla conseguente revisione ed integrazione del fabbisogno della residenzialità e semiresidenzialità per Anziani non autosufficienti, Disabilità e riabilitazione e Salute mentale individuato nel provvedimento commissariale DC 52/2012;
la riconversione è ancora in corso di attuazione e, pertanto, l’Istituto San Francesco – come avviene in tutte le strutture in cui la Fondazione eroga prestazioni – continua ad accreditare pazienti ex art. 26  Legge n.833/1978 emettendo fatture nei confronti della ASL sulla base del tariffario previsto da tale legge;
la competente UVM aziendale (Unità Valutativa Multidisciplinare) valuta le predette prestazioni come riconducibili già a quelle di tipo socio-assistenziale, come se fosse già avvenuta la riconversione;
per tali ragioni, la Asl Lanciano/Vasto/Chieti ha provveduto, per l’anno 2014, al pagamento delle fatture emesse dalla Fondazione, per remunerare le prestazioni rese dall’Istituto da gennaio a settembre 2013, limitatamente al 60% della somma spettante in attesa della sottoscrizione del nuovo contratto per procedere al saldo, al netto delle decurtazioni per le verifiche ispettive che hanno rilevato la presenza di pazienti fuori setting;
stesso discorso vale per gli anni precedenti, ed in particolare nell’anno 2009 la Asl procedeva all’accreditamento di determinate categorie di pazienti (regime AIA, fascia A) presso l’Istituto e, successivamente, in seguito alle ispezioni dell’UVM, contestava la presenza degli stessi per setting assistenziale non compatibile con la struttura e, di conseguenza, considerava la prestazione resa non remunerabile secondo le tariffe applicate dalla Fondazione, generando un saldo del fatturato pari ad €.242.194,49, rimasto in sospeso in attesa delle decurtazioni;
ATTESO CHE:
ad oggi, nonostante i numerosi incontri tra Fondazione, Istituzioni e Sindacati (CGIL e UIL), sussistono ancora situazioni debitorie delle Asl Abruzzo (Chieti e L’Aquila), ASREM Molise e ASL Puglia (Foggia) a danno dell’Istituto San Francesco;
la situazione innanzi descritta ha generato una serie di contenziosi giudiziari aventi ad oggetto somme di ingente valore che le ASL devono corrispondere alla Fondazione;

la Fondazione deve ancora riscuotere crediti nei confronti della Regione Molise per il mancato pagamento del dovuto da parte dell’ASREM, di cui il Tribunale di Campobasso ha riconosciuto la fondatezza con sentenza del 2012;
ad oggi, le sofferenze finanziarie della Fondazione sono tali da non consentire la corresponsione, ai 300 lavoratori della Casa di Cura di Vasto Marina, delle somme dovute a titolo di retribuzione per i mesi di ottobre, novembre, dicembre 2014 e della tredicesima mensilità, esponendo così la struttura al rischio di chiusura;
il fabbisogno di assistenza residenziale e semiresidenziale per le disabilità e riabilitazioni, individuato dal Commissario ad Acta nel 2012 (Chiodi) e quello rilevato dalla ASL determina una forte riduzione dei posti letto in particolar modo per la ASL Vasto/Lanciano/Chieti (riabilitazione intensiva: esistenti 275; DC 52/2012 60; ASL 80 - estensiva: esistenti 376; DC 52/2012 139; ASL 206) con l’effetto conseguente della diminuzione delle utenze.
RILEVATO CHE:
con verbale sottoscritto in data 10 ottobre 2014, la ASL n.1 Avezzano/Sulmona /L’Aquila, e la Fondazione Padre Alberto Mileno Onlus, su richiesta delle Segreterie Regionali CGIL e UIL, giungevano ad un accordo in merito alle prestazioni erogate dalla Fondazione presso il Centro San Domenico di Avezzano e San Francesco di Sulmona, il cui fatturato non veniva liquidato dalla ASL competente;
in seguito a tale accordo la ASL Avezzano/Sulmona/L’Aquila dichiarava di provvedere al pagamento del 70% del dovuto per gli anni 2013 e 2014 e la Fondazione, a sua volta, di sospendere le proprie iniziative giudiziarie;
tali accordi rappresentano l’unica strada utile da percorrere per le ASL Abruzzesi, per cercare di porre fine ai contenziosi che andrebbero a pesare ulteriormente sui bilanci della Sanità della nostra Regione, già sottoposta al Piano di Rientro a causa dei i propri conti in rosso e che – ancora oggi -paga lo scotto di una cattiva politica che, negli ultimi anni, ha governato la Sanità Regionale solo con la priorità di far quadrare i conti senza che a ciò corrispondesse un’offerta accettabile dei servizi convenzionati con le strutture Riabilitative.

PER QUANTO SOPRA, IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA
il Sindaco di Vasto a farsi carico affinché il Presidente della Giunta Regionale Dott. Luciano D’Alfonso e l’Assessore alla Sanità Dott. Silvio Paolucci pongano in essere tutte le iniziative, di concerto con le Organizzazioni Sindacali, finalizzate a favorire la sottoscrizione di un accordo tra le Asl Abruzzesi, del Molise e Puglia, sulla scorta di quello già posto in essere per le Case di cura di Avezzano e Sulmona, per porre fine ai contenziosi giudiziari in corso e procedere alla liquidazione delle fatture ancora dovute in favore della Fondazione;
il Sindaco affinché il Presidente della Giunta Regionale Dott. Luciano D’Alfonso, anche nel suo ruolo di Commissario ad Acta, e l’Assessore alla Sanità Dott. Silvio Paolucci, diano attuazione definitiva a quanto previsto nel Decreto n.133/2014 sulla riorganizzazione del Servizio Sanitario Abruzzese,  per evitare l’insorgere di ulteriori situazioni debitorie nei confronti dell’Istituto San Francesco generate dalla rilevata divergenza tra setting assistenziale ancora riconosciuto nella struttura, per cui sono previste specifiche prestazioni erogate in base alle tariffe vigenti, e setting assistenziale riconosciuto dalla Asl in seguito alle ispezioni delle UVM e alla riorganizzazione in corso di attuazione;
il Sindaco affinché l’Assessore alla Sanità Dott. Silvio Paolucci ponga in essere i provvedimenti che dispongano il prolungamento del periodo di vigenza del Fondo Sociale istituito dall’Amministrazione Regionale governante, sino al 2015, per una somma pari ad €.14.000,00, a cui poter attingere per quelle prestazioni che prevedono una quota di compartecipazione alla spese pubblica, anche al fine di favorire la ripresa economica del San Francesco attraverso queste politiche che possono favorire la crescita della domanda da parte degli utenti.





                                                                        



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