E’ in distribuzione il quarto numero di “SAN SALVO ieri - oggi - domani”. I primi tre numeri del giornale sono andati esauriti in un batter d’occhio. I lettori continuano ad inviare i loro quesiti. Non c’è spazio per pubblicarli tutti. I principali temi trattati dal giornale sono: Se Dante fosse nato a San Salvo, La grazia di Dio nel bidone, Per spighe, Raccolta di occhiali, Angelo Sterpetti, Viteliù diventerà un film, Il gioco delle parole.
ECCO L'ARTICOLO DI APERTURA DEL DIRETTORE MICHELE MOLINO
La “grazia di Dio” nei bidoni
Tutti parlano di crisi, eppure si continua a buttare il pane nei bidoni
della spazzatura, solo perché è un po’ indurito.
I cassonetti dei ristoranti offrono spettacoli osceni. Uno spreco del
quale probabilmente non ci si rende conto. Il pane non è più la “Gràzie
de Ddé (Grazia di Dio). Si deduce che i consumatori acquistino più
di quello che riescono a consumare. Il consumo è
il nostro stile di
vita. Una contraddizione in questo periodo storico tormentato dalla
crisi. Dice un proverbio sansalvese che Ngì sta puvertà sénza difétte.
A dire il vero, sta chi combatte per un tozzo di pane. Dove va a finire
il pane invenduto dei fornai? Nei tempi passati, il pane si preparava
in casa ed era considerato sacro. Se cadeva un pezzetto a terra, si
raccoglieva e si baciava, quasi per farsi perdonare della disattenzione
verso Dio. Con i tozzi di pane che avanzavano dalla tavola (raramente
accadeva) si preparava lu panecòtte (pancotto).
“Sta mancando il pane come costume, liturgia, realtà non visibile
- scriveva lo scrittore siciliano Guido Ceronetti - è necessario che
intorno al pane si ricrei l’aura sacrale e si restituisca il significato
simbolico-religioso”. Nei tempi antichi, nessuno poteva permettersi
lo spreco che oggi vediamo intorno a noi. L’educazione alla sobrietà
era parte integrante della condizione di vita ed era un valore condiviso
dalla maggior parte della società. è necessario tornare ad uno stile
di vita più semplice.
Michele Molino
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