sabato 28 febbraio 2015

Primarie, Circolo Vastese del PD gestito con "arroganza e pressapochismo"

Dura presa di posizione di Nicolangelo D'Adamo, dirigente di partito, per rmolti anni consigliere comunale.
Lettera al partito regionale e nazionale
Partito Democratico d’ Abruzzo Via Lungaterno sud, 76 – 65126 Pescara
Al segretario Nazionale del PD Matteo Renzi
Via S. Andrea delle Fratte, 16 – 00187 Roma
IL PD ABRUZZESE ELEGGE IL SEGRETARIO REGIONALE: IO NON VOTO.
Domenica primo marzo 2015 il Partito Democratico abruzzese voterà per la sostituzione del segretario regionale Silvio Paolucci, ormai da mesi impegnato nella Giunta D’Alfonso con la gravosa responsabilità
della sanità regionale.
Sono votazioni aperte, com’è ormai tradizione del PD, anche a contributi esterni alla cerchia degli iscritti. Ad essi sono richieste, semmai, informazione, documentazione, piena conoscenza dei candidati e dei loro programmi per orientare gli elettori della vasta area che gravita attorno al maggior Partito della Regione. E forse anche opportune informazioni sui criteri di scelta dei candidati nelle liste che affiancano i quattro Leader. E, come iscritto, mi sarei aspettato qui a Vasto, un’ assemblea o un dibattito con i candidati, ancorchè breve, sul ruolo che il Partito dovrà ricoprire nei prossimi anni e le loro idee in proposito.
Nulla di tutto questo: due giorni addietro mi è arrivato un SMS che recita testualmente: “Domenica 1 marzo, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, p.so la sede del PD Vasto (p\zza del popolo, 2) potrai scegliere il futuro segretario regionale del PD Abruzzo. Puoi consultare biografie e programmi dei candidati su www.pdabruzzo.com. Insomma, se proprio ci tieni a conoscere chi voti, vai a leggerti i curricula su internet. Tutto qui: né una telefonata e tanto meno una richiesta di voto, neppure dai candidati locali.
Magari appartengo ad un’altra generazione e continuo ad illudermi che la cosiddetta “base” abbia il dovere, non solo il diritto, di partecipare alla vita attiva del partito che si è scelto. Magari sono permaloso e “pretendo” di essere coinvolto nelle scelte del partito, soprattutto in una votazione così importante (io la ritengo tale). Magari sono vanitoso e non mi va di fare il “figurante”, come ama dire PL Bersani. O magari ho semplicemente torto io e la vita di partito oggi è intesa diversamente che in passato. Perciò non mi resta che adeguarmi o rinunciare a votare e denunciare tanta soperchieria, pressappochismo ed arroganza agli organi regionali del Partito (presumo che non siano stati loro a scegliere questo tipo di “campagna elettorale”, ma il circolo vastese del PD) , alla segreteria nazionale e all’opinione pubblica.
Vasto, 27.02.2015
 NICOLANGELO D’ADAMO

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