lunedì 23 marzo 2015

Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone: la sua antica storia attraverso i secoli

La presenza di S. E. Edoardo Menichelli e la mostra allestita nella Sala Michelangelo di Palazzo d'Avalos sono l'occasione per ripercorrere brevemente le tappe fondamentali di questa importante associazione, che oggi festeggia il 15° Anniversario della ricostituzione, ma che ricordiamo in passato ha operato efficacemente
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fino agli anni '50 del secolo scorso. Attive nel secolo uscente, le allora congreghe del SS. Sacramento e Sacra Spina e del Gonfalone hanno storicamente organizzato la partecipazione del laicato cittadino alla gestione culturale e amministrativa della chiesa di S. Maria, sede del capitolo collegiale fino al 1808, anno della sua soppressione. Fino al 1921, quando fu ripristinata la parrocchia, le congreghe hanno economicamente garantito la manutenzione della chiesa, esclusa per questo periodo da qualsiasi funzione pubblica.

L'attuale Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone, nasce nel gennaio del 2000, rifondata mediante fusione della Confraternita del SS.Sacramento e Sacra Spina e quella del Gonfalone.
Le notizie sulla fondazione delle due confraternite sono alquanto vaghe e imprecise, a causa del grande incendio del 1° agosto 1566, provocato dai turchi, oppure da quello avvenuto nella notte tra il 14 ed il 15 luglio 1645, che distrusse l'antico archivio e quindi anche l'atto di costituzione delle confraternite e i relativi decreti di erezione.
La Confraternita del Gonfalone (o della Confratanza di S. Maria della Purità) era attiva alla fine del 1400 e iscritta all’Arciconfraternita dei Disciplinati di Roma. Notizie sulla Confraternita del SS. Sacramento (in origine chiamata del Corpo di Cristo) sono documentate dalla prima metà del 1500. Luigi Marchesani, nella sua Storia di Vasto, asserisce che "Uffizia qui (nel presbiterio) la Confraternita del SS. Sacramento, chiamata pur del Corpo di Cristo nel 1543, fondata da immemorabil termpo". In una dotta e ragionata memoria conservata negli archivi di S. Maria Maggiore, si ipotizza che "Se l'Associazione esisteva anteriormente al 1543… la sua costituzione deve ascriversi prima del 1264, quando cioè la festa del Corpus Domini era divenuta una pratica di culto generale ancorché non sanzionata dalla Bolla Pontificia di Urbano IV, o posteriormente, tra il 1264 e non più tardi del 1311?".
La confraternita venne riformata nel 1730 con il titolo di Confraternita del SS. Sacramento, riconosciuta  dall’ordinario diocesano Filippo Valignani. Nel decreto del 27 ottobre si legge: "Ad augendam Christi fidelium devotionem, petitam licentiam concedimus et impartimur ut in Insigne Collegiata Ecclesia S. Mariae Maioris Civitatis Vasti Nostraeque Theatinae Diocesis erigatur Confraternitas sub Titulo SS. Sacramenti Fidelium Laicorum eisdem Confratibus pro tempore existentibus usum Crucis, vexilli et saccorum alborum et mozzettis et insignis albis et cum omnibus supradictis iuribus, honoribua, praerogativis et oneribus concedi et respective imponi solitis et signanter cum facultate associandi cadavera et solitas processiones faciendi; praedictaque Confraternitas SS. Sacramenti in omnibus nostrae Ordinariae Iurisdictioni sit perpetuo subiecta iuxta Sacri Concilii Tridentini et Iuris dispositionem salvis tamen iuribus Archipretibus et Parochialibus et ita".
Il titolo della "Sacra Spina" fu aggiunto a quello del SS. Sacramento anteriormente all'anno 1857 per sola devozione, essendo la Congrega depositaria della Insegne Reliquia della Spina dai marchesi d'Avalos.
In virtù del R. Decreto del 18 maggio 1857, la Confraternita passò alla dipendenza del Consiglio degli Ospizj sotto la giurisdizione dell'Ordinario Diocesano.
Nel 1879, e precisamente il 26 gennaio, rinnovando la istanza prodotta nel 1735, la Congrega del SS. Sacramento e Sacra Spina, con Bolla Pontificia di Leone XIII veniva concistorialmente aggregata all'Arciconfraternita del Santissimo istituita nella Basilica di San Giovanni in Laterano, partecipando a tutte le indulgenze largite alla medesima dai Pontefici, confermate da Pio VII con Breve del 3 gennaio 1906 ed estese a tutti i suoi aggregati.
Oggi la Confraternita conta 89 iscritti. In quindici anni dalla ricostituzione, avvenuta nel 2000, tante sono state le iniziative promosse soprattutto in campo della solidarietà e dell'aiuto dei più bisognosi. Come ha ricordato il priore Massimo Stivaletta, in occasione dell'inaugurazione della mostra "La Confraternita è impegnata a promuovere e a diffondere la devozione al Cristo sofferente espressa dalla Reliquia della Sacra Spina ed è per questo che la Reliquia è stata traslata per ben sei volte in Italia fino a raggiungere Perth in Australia. La nostra Confraternita è inserita nella storia di questa nostra città nella profonda convinzione che, come diceva Giovanni Paolo II una parola non è veramente accolta se non quando passa negli atti, se non quando viene messa in pratica".
Possiamo affermare che la Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone incarna pienamente quanto affermato dal Beato Giovanni Paolo II, mettendo in pratica quanto stabilito nell'Art. 2 dello Statuto: "La predetta Confraternita tende, mediante l’azione comune, all’incremento di una vita più perfetta, alla promozione del culto pubblico, della dottrina cristiana, di altre opere di apostolato, iniziative di evangelizzazione, di opere di pietà carità, animazione dell’ordine temporale mediante lo spirito cristiano".

Lino Spadaccini














































































































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