martedì 14 aprile 2015

Premio Vasto: omaggio a Augusto Pelliccione

IL MAESTRO AUGUSTO PELLICCIONE
ALL'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA  
 La stagione espositiva 2015 inizia con l'omaggio a uno dei maggiori Maestri d’arte contemporanea abruzzesi
Sarà possibile visitare la mostra fino al 24 maggio, ore 17.30 - ore 21.00 (ingresso gratuito)

Nelle Scuderie di Palazzo Aragona
LE COSTRUZIONI FANTASTICHE ATTORNO AL FENOMENO "UOMO"

di GIUSEPPE CATANIA

Iniziamo con un ricordo: nel 1973 Augusto Pelliccione aquilano, pittore, scultore, grafico, impegnato nell'arte dal 1954, è approdato a Vasto al Premio Vasto di Arte Contemporanea, giunto allora alla 15^ edizione: Piero Manai.Oltre la collettiva, con mostre di Antonio Di Fabrizio e Luciano Primavera, pittori operanti in Abruzzo, presentati da Liana Bartolon, più altri quindici "giovani maestri”.



Lo incontriamo nuovamente a Vasto alla 48^ edizione del Premio Vasto, con un Omaggio alla sue arte pittorica e scultorea, in tutto oltre 70 opere.

"Da oltre mezzo secolo s'impegna in una rappresentazione dell'uomo che vive le inquietudini dell’incognito,
tra tensioni meccanicistiche e nuovo umanesimo".

Questo, in sintesi il contenuto delle sue opere esposte a Vasto, nella suggestiva atmosfera delle "scuderie” di Palazzo Aragona.

Le sue "visioni" cono caratterizzate da "costruzioni” fantastiche che ruotano attorno all'uomo nella interpretazione di schemi compositivi immaginifici, ma sempre volti ad elevare la suggestione ispirativa esaltata da impronte cromatiche che, tuttavia, impreziosiscono la struttura dell’io-uomo, in una dimensione ultraterrena, ma cosciente di essere sempre ancorata alla matrice terrena.

Quella di Augusto Pelliccione è un'arte che si è maturata nel tempo e che si amalgama tra aspetto gestuale e irreale, ma che è basata su elementi composti ed efficaci, con una accentuazione del rapporto uomo-spazio fisico.

Ma notiamo anche nella sua arte un accenno dinamico-plastico nella figurazione contrassegnata da una resa luminosa, proprio tipica dell'artista, che è, soprattutto, concetto di spazio pittorico visuale, impreziosito dal colore e dalla luce.

L'artista osa definire le sue opere "bagattelle", ossia minuzie, ma, in realtà risulta, in oltre mezzo secolo di attività una lusinghiera collezione di successi eccelsi attraverso quella che definiamo, esaminando le sue rappresentazioni, "spazialità" accentuate da un eccezionale dinamismo plastico che è proiettato in una autentica resa luminosa e cromatica, che è propria di uno spazialismo in rapporto tra l'uomo e lo spazio che lo circonda, in una prospettiva che esalta le figurazioni verso un virtuosismo teso a raggiungere una dimensione atmosferica immaginaria, però incentrata in quella che possiamo definire "action painting" ( pittura d'azione) dove la componente "velocità" o dinamismo, prevale su tutto.

Ma è anche da sottolineare l 'impegno che Augusto Pelliccione riserva nella scultura aderente alla figurazione contrassegnata da superfici levigatissime, quasi di venatura marmorea con giochi di levigati volumi sinuosi e offerti con una singolare compostezza del nudo dai volti trasognati, quasi ad voler esprimere una sofferta realtà umana. Una tecnica decorativa che troviamo anche nelle cornici che contengono alcune pitture dell'artista,che, nel la loro fattura, con incavi suggestivi che esaltano la sensibilità plastica in virtù della minuziosità plastica con la quale sono eseguite.

GIUSEPPE CATANIA


AUGUSTO PELLICCIONE è nato nel 1938 e, ancor giovane, ha frequentato lo studio del pittore Bruno Cascella insieme ad altri artisti, tra cui Alfredo Del Greco, Aldo Macchia, Arturo Fornaro, Benito Sablone. Molte le sue affermazioni in manifestazioni nazionali ed estere. A L'Aquila ha creato il Gruppo d'Arte Saturnino Gatti che ospita numerosi artisti aquilani. Fra le sue opere più rappresentative, il "Murale" della Chiesa di Santa Maria Mediatrice, alcune opere al Museo di Lido di Spina (Ferrara) su ordinazione di Remo Brindisi, al Museo Pro Civitate di Assisi, al Forte Spagnolo nella sezione di Arte Moderna, nei Musei del Castello di Nocciano e di Falconara. Dipinti custoditi nel Convento di San Bernardino e nella Chiesa di San Francesco Nuovo dell'Aquila. Presso la chiesa di Santa Maria di Centurelli di Caporchiano è custodito il Monumento all'Emigrante eseguito nel 2005. (G.C.)

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