martedì 14 aprile 2015

UNITRE: STUDENTI IN "RELIGIOSO SILENZIO" AD ASCOLTARE RITA BORSELLINO

INCONTRO DELL'UNIVERSITA' DELLE TRE ETA' CON RITA BORSELLINO

L’Università delle Tre Età di Vasto presieduta da Margherita Giove ha fatto centro. L’atteso incontro "Costruiamo insieme la legalità" che si è tenuto stamattina a Vasto  con la presenza di Rita Borsellino è stato un vero successo. Lo si rileva dal “religioso silenzio” – inconfutabile metro di giudizio – con cui gli studenti della stracolma sala del Palizzi hanno seguito per due ore e mezza tutto l’evento.
Il sindaco Lapenna con Rita Borsellino e Margherita Giove 
E’ piaciuta la formula della manifestazione - ideata dall’Unitre in collaborazione con gli istituti superiori cittadini - che ha suscitato grande interesse e profonde emozioni, con gli interventi degli studenti e del giornalista palermitano Ettore Zanca  e con la testimonianza di Rita Borsellino la sorella del magistrato Paolo, ucciso dalla mafia nel 1992.
“Mi avete emozionato con questa carrellata di ricordi”, ha detto la dott.ssa Borsellino “Amo ascoltare, incontrare e dialogare con i ragazzi perché, essendo il futuro del nostro Paese, grazie a voi,
 ho ancora speranza nel credere che le cose possano migliorare.  Ed incontri come questo devono essere ripetuti perché i ragazzi vanno accompagnati verso la legalità”.
Nella sua accorata testimonianza Rita Borsellino ha tratteggiato la figura del fratello Paolo, sin da bambino “amante dei diritti”, rivelando scene di vita familiare,  come quando da studente Paolo rientrando a casa dalla scuola diceva sempre “Questo non è giusto”, riferendosi a casi in cui non venivano garantiti a tutti gli stessi  diritti. “Siamo cresciuti nel rispetto degli altri”, ha aggiunto Rita. E nel rispetto delle istituzioni che per Paolo Borsellino erano “sacre”, anche se a volte gestite da persone non degne di ricoprire tale carica.
Più volte Rita ha fatto riferimento all’umanità del giudice perché “Paolo da grande ha sempre posto la persona al centro della sua azione”; e si è detta fiduciosa verso le nuove generazioni, perché attraverso la conoscenza dei fatti, loro possano acquisire  consapevolezza dei propri diritti, del valore della legalità, di una coscienza critica e responsabile che consenta loro di avere le 'chiavi' giuste nelle scelte dell'oggi e del domani.
In apertura la presidente dell’Università delle Tre Età Margherita Giove nel ringraziare Rita Borsellino ha citato la nota frase del giudice Caponnetto: “La mafia ha più paura della Scuola che della Giustizia”. Ha fatto seguito il saluto del sindaco Luciano Lapenna. Il giornalista online Ettore Zanca, testimonial, fortemente impegnato sulla legalità  ha riferito di numerosi episodi di vita vissuta a Palermo.
I ragazzi delle superiori delle scuole cittadine, preparati dai loro docenti, hanno recitato, cantato, suonato,  prodotto in video emozionanti aspetti legati alla giustizia, alla vita di Borsellino, alla legalità,  ai pericoli della criminalità.
Alla fine tutti i team del 'Mattei', 'Mattioli', 'Pantini-Pudente' e 'Palizzi' sono stati premiati con un  attestato dalla stessa Borsellino.
NDA

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