lunedì 31 agosto 2015

Collettiva di Berardini, Ercolano, Macchiagodena, Stivaletta alla sala Vittoria Colonna

di GIUSEPPE CATANIA

Fino al 3 settembre, nella Sala Vittoria Colonna di Palazzo D'Avalos, espongono Raffaele Berardini, Marco Ercolano,Vanni Macchiagodena, Simona Stivaletta, una collettiva per un insolito gruppo di diversa estrazione, tra pittura e scultura teso, a rappresentare valori ed effetti anche contrastanti. Una "collettiva" che
ha destato diversi e contrastanrti commenti nei visitatori, e forse è stato questo uno dei motivi della mostra, giacché alcune composizioni mostrano vacuità e incertezza nella dimensionalità dello spazio-forma.


 RAFFAELE BERARDINI offre immagini di protagonisti che hanno lasciato impronte chiare nella civiltà contemporanea, inclini ad immortalare anche aspetti simbolici, che sono alquanto innovativi nella sua ritrattistica sorretta da una creatività che è alla base della raffigurazione grafica propria del linguaggio espressivo moderno anche nell'applicazione cromatica che scorre sui ritmi lirici e tali da esaltare la scena e la tonalità degli accordi del colore.

 MARCO ERCOLANO tra il rapporto pittorico e quello scultoreo collegato fortemente ed altrettanto distinti e diversi, si immerge in un labirinto tra espressioni pittori che astratte che inevitabilmente conducono a non affascinare per l'assenza della bellezza del colore e della forma. Nell'applicazione scultorea non è il pezzo di legno ad essere esaltato ad opera d'erte che non può innalzarsi a livello di bellezza, considerata la sua materia grezza.

 VANNI MACCHIAGODENA stupisce solo per le grandi dimensioni delle sue pitture, quale che echeggi il cognome, perché le sue "impressioni" sono costituite da "macchie di colore contrepposte". Una striscia nera alla base da cui "trasudano" vapori offuscati verso l'alto in assenza totale del trinomio "corpo, spazio, superfi eie".

 SIMONA STIVALBTTA predilige dipingere forme e figure che si atteggiano nel rapporto tra età antica e moderna, in un ordine determinato e contrassegnato da un cromatismo razionale, ingentilito da delicati toni, che rivelano il carattere romantico della giovane pittrice più incline a manifestare un marcato valore figurativo del calore e della forma e sentirli vivi. E per questo gli oggetti raffigurati suscitano apprezzamenti perchè nell'artista si nota il ritmo puro delle sue senzazioni, quasi che il battito del suo cuore, all'attimo del concepimento del dipinto sia un mezzo per abbellire la propria esistenza.

 GIUSEPPE CATANIA

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