domenica 23 agosto 2015

Gli antichi sapori della cucina vastese, tra terra e mare

I segreti della nostra buona e genuina gastronomia 

di GIUSEPPE CATANIA

 Ovunque in Italia e nel mondo, si celebrano i fasti della gastronomia, con manifestazioni volte a richiamare l'attenzione sulle peculiarità della buona cucina. Per convenire che, ogni mondo è paese, a mangiare non si può fare a
meno; sicché celebrare il rito della tavola spesso può diventare un ricorso trionfalistico, per poter affermare il primato del buon gusto.

A Vasto, il sapore della "nostra" cucina, quella tradizionale, legata al mangiar bene, non ha certo bisogno di ricorrere a trionfalismi. Basta aggirarsi per le viuzze del centro storico della Città, all'ora di pranzo, per accorgersi, dalla fragranza di odori sparsi nell'aria che stuzzica le narici e fa salire l'acquolina in gola, che, in ogni abitazione, sicuramente c'è una cuoca provetta che è all'opera.
È la cosiddetta cucina "casalinga" che ha una sua storia millenaria, pregna di sapori ed odori che riscopre le pietanze della vecchia gastronomia delle nonne. Quella di cui oggi, quasi tutti i ristoranti di Vasto si sono appropriati e che riescono a riproporre con ricette valide e gustose, quando però, dietro i fornelli, c'è sempre una brava massaia.

Infatti, non è facile conquistare i sapori e gli odori che costituiscono il forziere gastronomico vastese, quello autenticamente vero i cui contenuti sono tutti tratti dalla terra o dal mare, se vogliamo appropriare i prodotti con cui le pietanze della "nostra tavola" sono confezionati. È per questo, infatti, che la gastronomia vastese è affermata ed apprezzata ovunque, perché conserva gli effluvi e la fragranza di genuini composti, proprio per affermare quel detto: "si mangia per vivere", è pur vero che si vive per mangiare.

 Ed i buongustai vastesi, per antichissima tradizione, hanno fatto buon tesoro degli insegnamenti dei nostri saggi progenitori, cioè tutto quello che le nostre "brave massaie hanno appreso di generazione in generazione. Fidatevi, dunque, quando, in un ristorante o in una trattoria di Vasto, è inalberata l'insegna "cucina casalinga": è certo che lì troverete il genuino sapore della buona tavola, non importa il resto, ossia la messinscena, quello che conta è la sostanza, cioè il maggior punto di forza della gastronomia vastese, saporita, piccante quanto basta, fragrante di sapori e odori. Non c'è da stupirsi che i davanzali delle finestre o i "balconi delle case di Vasto odorano di basilico, menta, rosmarino che fioriscono nei vasi.

Da qui i rametti passano direttamente su di un bel piatto di "maccheroni alla chitarra" o, infilati accuratamente, in un pezzo di agnello alla brace. E il pomodoro? È l'elemento chiave di ogni buona trattoria che serve il tradizionale, unico, irripetibile "brodetto di pesce alla vastese". Lo vedi penzolare a grappoli, nella cucina, insieme ai peperoncini rossi, accuratamente infilati, quelli "cocenti" cioè piccanti, dal sapore pungente, noti in dialetto come "diavolilli" dalle ormai note e comprovate virtù culinarie e medicamentose, per dire dietetiche, e per questo sempre presenti in tutte le pietanze, meno i dolci ed il caffellatte, anche se, recentemente qualcuno ha saputo accoppiare, saggiamente il peperoncino al cioccolato e al gelato. Per questo gli ospiti che giungono a Vasto vi tornano.

 Oltre il mare, il paesaggio, la vacanza tranquilla, la storia, l'archeologia, l'arte, i monumenti antichi la cultura; che affondano pure profonde radici nella memoria dell'uomo, vi scoprono, seguendo la cosiddetta "via mediterranea", per star bene, mangiando bene, le sane abitudini alimentari tipiche e salutari. E qui, a Vasto, che si coniuga efficacemente il detto: "mangiar bene per vivere meglio" e si valorizza la tradizione gastronomica mediterranea, composta di alimenti prodotti nel luogo ed oggi riproposta ovunque. Qui l'olio di oliva, il vino, il pane , i legumi, la pasta, la frutta, gli ortaggi, i prodotti ittici, sono protagonisti della cucina vastese, sapientemente combinati tra loro per offrire una alimentazione gustosa, equilibrata, adatta a tutte le età ed anche in grado, stando ai medici, di costituire un eccellente antidoto alle malattie.

Questo lo sanno le nostre massaie, non perché sono andate a lezione per apprendere la scienza della nutrizione, ma perché l'hanno appreso in casa, di generazione in generazione e che oggi si traduce in autentica coscienza alimentare. Ed anche questo costituisce il segreto della "nostra cucina" tipica, di cui molti hanno cercato, ma invano, di carpirne il segreto. E per concludere un buon pasto a base di prodotti ittici, che sono i più celebrati, perché provenienti direttamente dall'adriatico vastese, non c'è che da alzare il calice colmo di vino buono. Ma, attenti. Non chiedete quello che viene da fuori regione; preferite quello prodotto e imbottigliato nelle nostre cantine che recano etichette di tutto rispetto DOC e che bene si sposano con le buone pietanze casalinghe. Assaggiatelo: ne gusterete il bouquet eccellente e... alla salute!
GIUSEPPE CATANIA


UNA POESIA DI OSVALDO SANTORO



LU PUASCE 


Se te vu fa na magnate de puàsce

vì a lu Uaste ca truve la grasce.

Tutte le jurne ce st a lu vrudeàtte

frasche sapuréite che nen té defitte

e chi le capesce e ce s'accebbaije.

Che sci bbendeatte

Ddé che l'ammendate

sti 'lemanicce e tutte lu criate

pe né je fa 'mmangà chista cibbarie.

Sàcce,pilìuse,merlicce e panocchie

le rasce, mezzìuneò; e le rusciulétte?

Le cianghettalle nghe le gragnulette?

Ma che v'ajja deice:ce sta de titte,

Sole nu picchele grosse defette

ce po' custà care, ma Dde pruvvàide.

Lu vastarule sta' mmézze a la grasce,

menéite, a ecche ca ve n'addunaite

E:Jamme lu puàsce !

jamme lu puàsce!
OSVALDO SANTORO

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