lunedì 27 agosto 2018

San Giovanni Lipioni: quando furono scoperte 4 tombe italiche (I-II secolo a.C.)

di GIUSEPPE CATANIA

Importante scoperta archeologica negli anni scorsi a San Giovanni Lipioni , centro situato a 545 metri su di uno sperone calcareo alla sinistra del medio corso del Fiume Trigno. Un borgo ricco di tradizioni popolari, di storia, di paesaggi alpestri decorati da querce e lecci secolari.
 Durante opere di scavo, su di un fondo di proprietà del sig. Filippo Rossi, furono rinvenute quattro tombe, una grande e tre di piccole dimensioni (evidentemente sepolture di bambini) con la
caratteristica copertura a "cappuccina" con tegoloni. Trovati anche oggetti di corredo funebre, tra cui una fibula, alcune anforette, vasetti, monete e medaglie a fianco dello scheletro più grande di sesso maschile, adulto, che misurava circa metri 1,75/1,90 di statura in perfetto stato di conservazione. I reperti furono esaminati dall’allora Ispettrice della Soprintendenza Archeologica di Chieti,dott. Amalia Faustoferri, già, peraltro, intervenuta in passato per altri rinvenimenti nella zona, per l'accurato esame dei ritrovamenti e per la necessaria catalogazione. Da un primo esame si stabilì che le tombe, appartenenti certamente ad una necropoli, risalissero al I, II secolo a.C.. 
San Giovanni Lipioni, anticamente noto come SANCTUS JOHANNES A PODIO BACCO e, nel secolo XVIII SAN GIOVANNI LUPIONE o LUPPIONI, appartenente alla baronia dei Marinelli, è già noto per altre scoperte archeologiche in passato.

 Infatti, nella collina di "Caccavone", a circa 700 metri di altitudine, in precedenza sono affiorati reperti archeologici di notevole interesse, a testimonianza dell'esistenza di un insediamento urbano in epoca remota: lastroni in terracotta di provenienza funeraria, fittili, utensili domestici. Anticamente, come ricorda lo studioso Valerio Cianfarani, nella località, venne rinvenuta una testa virile in bronzo di squisita fattura ellenistica, certamente proveniente da un tempio pagano che esisteva nei pressi di San Giovanni Lipioni.

 Il reperto, non si sa per quale circostanza, si trova nella biblioteca delle medaglie di Parigi ed erroneamente creduta proveniente da Boviano (BOVIANUM VETUS) in provincia di Campobasso. La "testa virile" di San Giovanni Lipioni è stata esposta (maggio agosto 1997) in occasione della mostra "Più in là che Abruzzi" Santuari ellenistici nell'Abruzzo meridionale - (Museo Nazionale Arhheologico e Museo della Civitella di Chieti). San Giovanni Lipioni, Schiavi d'Abruzzo, San Buono, Gissi ed altre località dell'entroterra vastese dove sono affiorate testimonianze archeologiche del passato, costituiscono il motivo di interesse e di studio per la ricerca delle antiche genti che vi abitarono, per rileggere la storia, i costumi, la religione, la civiltà di un popolo da cui ancora oggi si ha splendido retaggio di umanità.
 GIUSEPPE CATANIA

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