Il programma completo di oggi:
Cine Lab Rossetti
ore 17:00 - Incontri filmaker con Agostino Ferrente
ore 18:00 -
DANTE AL CINEMA a cura di Mirko
Menna (Centro Europeo di Studi Rossettiani) e Giuliana Nuvoli (Università degli Studi di Milano)
Cine Palazzo D’Avalos:
ore 19:30 - Giardini
mostra fotografica BELLEZZE AL
BAGNO
CineAperitivo con
Soundtrack DJ set
ospiti: Enrico Ianniello,
Riccardo Milani e Matilde Caterina
ore 20:50 – Cortile South Est Coast & Adriatic Contest
incontro con Riccardo Milani
a seguire: SCUSATE SE ESISTO
ore 22:50 – Cortile La
madre di tutte le pellicole
Enrico Ianniello presenta: MIA MADRE di Nanni Moretti
Music Film Arena:
ore 21:30 - A me
me piace ‘o Blues
ALFONSINA E LA BICI di Agostino Ferrente
Agostino Ferrente presenta:
LE COSE BELLE di Agostino
Ferrente
A seguire: cine concerto de La Piccola Orchestra delle Cose Belle diretta da Marco Vidino
Movie Beach Arena
ore 21:30 - South Est Coast & Adriatic Contest
IL POSTO DELL’ANIMA di Riccardo Milani
ore 23:30 -
Prospettiva Zalone
SOLE A CATINELLE di Gennaro Nunziante con Checco Zalone
Il film è presentato da Matilde
Caterina (Zia Ritella) e Stefano
Sabelli (il cugino Onofrio)
ENRICO IANNIELLO
Fresco vincitore del
Premio Campiello con il suo primo libro "La vita prodigiosa di Isidoro
Sifflotin".
Dopo essersi
diplomato al I.T.I.S. "F. Giordani" di Caserta, si è formato
artisticamente presso la Bottega Teatrale di Firenze di Vittorio Gassmann.
Molto attivo a teatro, ha realizzato una traduzione italiana della commedia Il
Metodo Gronholm del giovane autore catalano Jordi Galcerán che racconta le
crudeltà dei rapporti di lavoro. La commedia, in cui recita fra gli altri oltre
allo stesso Ianniello anche Nicoletta Braschi e Maurizio Donadoni, è stata
portata in tournée nei teatri di tutta Italia fino al marzo 2008.
Nel 2011 Ianniello
conquista la popolarità presso il grande pubblico interpretando il commissario
Vincenzo Nappi, uno dei ruoli principali della serie TV di Raiuno Un passo dal
cielo a fianco di Terence Hill. Nello stesso periodo Ianniello lavora anche al
cinema nel film Habemus Papam di Nanni Moretti, ed ad un cortometraggio per il
sociale L'agnellino con le trecce. Nel 2012 è attivo in diverse fiction Rai tra
le quali la seconda stagione di Un passo dal cielo.
AGOSTINO FERRENTE è regista, produttore,
direttore artistico.
Prima di occuparsi di cinema è stato anche
coordinatore editoriale di varie testate giornalistiche per le comunità di
italiani all’estero.
Dopo aver studiato al DAMS di Bologna e aver
frequentato Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, produce, con la sua Pirata Manifatture Cinematografiche, e
dirige i pluripremiati cortometraggi Poco
più della metà di zero (1993) e Opinioni di un pirla (1994).
Nel 1997 con Giovanni
Piperno realizza Intervista a
mia madre (1999) e Il
film di Mario (1999-2001). Entrambi
ottengono riconoscimenti istituzionali e diventano di piccoli casi in Tv.
Nel 2001, insieme a una decina di complici, fonda a
Roma il gruppo "Apollo 11"
che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo e
con rassegne di cinema, musica e scrittura, diventa uno dei centri di
produzione culturale più vivaci della capitale e il primo con una
programmazione continuativa dedicata al Cinema della realtà.
Nel 2003 realizza Enrica Colusso, Riccardo Jacopino,
Chiara Malta, Gianfranco Pannone, Giovanni Piperno Scusi dov’è il documentario, un’ironica inchiesta sul mondo
del documentario in Italia, con la partecipazione di Nanni Moretti, Vittorio
De Seta e Giovanni Tantillo.
Con Apollo 11, insieme a Mario Tronco degli Avion
Travel, crea L'Orchestra di Piazza
Vittorio, e ne racconta la nascita nel 2006 con il documentario omonimo,
co-prodotto con Bianca Film e Luckyred, che partecipa a numerosi
festival internazionali ottenendo numerosi premi tra cui il Nastro D’Argento e Il Globo d’Oro della Stampa Estera.
È ideatore del progetto OPV i Diari del ritorno, i cui primi due episodi pilota sono stati
diretti da Alessandro Rossetto e
Leonardo Di Costanzo.
Ha realizzato due video clip entrambi premiati al P.I.V.I. per Ena Andi, dell’Orchestra di Piazza
Vittorio e Alfonsina e la bici dei
Tetes de Bois, con la
partecipazione di Margherita Hack.
La collaborazione con i Tetes de Bois prosegue con la partecipazione alla creazione Palco a pedali, il primo “eco spettacolo” al mondo
sulla bicicletta alimentato a pedali. Ferrente ne documenta la nascita con un
“video-diario” intitolato Film a
pedali avente come protagonisti Andrea Satta, i leader del Tetes e Francesco di Giacomo, il celebre cantante del Banco del Mutuo Soccorso. Con la prematura
scomparsa di quest’ultimo il film viene interrotto.
Dopo alcune versioni “work in progress” presentate in
vari festival nel 2012, nel 2013 termina la versione definitiva de Le cose belle, film dal vero in
co-regia con Giovanni piperno,
che esce in sala distribuito dal Luce
Cinecittà a giugno del 2014, ottenendo consensi unanimi della critica,
ottimi incassi ed aggiudicandosi una nutrita serie di riconoscimenti
internazionali, che l’hanno consacrato come documentario italiano più premiato dell’anno.
SCUSATE SE ESISTO
Con una brillante carriera professionale a Londra alle
spalle, Serena, architetto di origine abruzzese, decide di ritornare a lavorare
in Italia, a Roma. Per una donna ottenere un posto di lavoro all'altezza della
sua qualifica si rivela tuttavia difficile, fino al momento in cui decide di
farsi passare per uomo. Così decide di interessarsi al progetto di
riqualificazione del quartiere di Corviale.
A Roma intanto conosce Francesco, gay, con il quale
stringe una profonda amicizia.
Regia Riccardo
Milani
Interpreti e personaggi
Paola Cortellesi: Serena Bruno
Raoul Bova: Francesco
Corrado Fortuna: Pietro
Lunetta Savino: Michela
MIA MADRE
Il difficile periodo di Margherita, una regista di successo che sta
lavorando a un film con protagonista un famoso attore americano. La donna si è
da poco separata dal compagno, Vittorio, ed è anche alle prese con i problemi
adolescenziali della figlia Livia. Inoltre insieme a suo fratello Giovanni deve
accudire la madre Ada, gravemente malata e prossima alla morte.
Regia Nanni Moretti
Interpreti e personaggi
Margherita Buy:
Margherita
John Turturro: Barry
Huggins
Giulia Lazzarini: Ada
Nanni Moretti: Giovanni
Beatrice Mancini: Livia
Enrico Ianniello: Vittorio
IL POSTO DELL'ANIMA
Una multinazionale statunitense nel settore degli pneumatici decide di
chiudere la filiale italiana a Vasto per tagliare i costi e delocalizzare la
produzione. Gli operai iniziano quindi una lotta serrata con iniziative di ogni
genere, costellate però da contrasti interni specie tra i responsabili
sindacali e che s'insinuano tra le mura domestiche. La comparsa di alcuni gravi
casi di malattia, dovuta alle condizioni di lavoro, riporterà i militanti a
unirsi.
La situazione precaria degli operai italiani degli inizi del XXI secolo
nella cornice di un paesino dell'Abruzzo: San Sebastiano dei Marsi, borgo
montano in provincia dell'Aquila. Sono messi a fuoco gli aspetti più semplici
della vita di operai e cittadini il loro provincialismo misto alla forte
intensità di passioni e valori che li distingue.
Tonino, interpretato da Silvio Orlando è il personaggio maggiormente
permeante e filosofico; legato alla contestazione per principio affronta
l'incertezza senza retrocedere leale ai compagni e alla verità. Resiste anche a
Nina, la fidanzata che ama appassionatamente da diciotto anni, e che lo vuole a
Milano, dove si è trasferira per lavoro e che vede nella vita lontano dal paese
un miglioramento per entrambi. Nina lo scoraggia anche se la protesta acquista
visibilità nazionale, insiste sul fallimento della lotta operaia, condotta
senza appoggi, né struttura necessaria per affrontare il muro di gomma della
società internazionale. Il tema del diritto a restare nei luoghi di nascita,
lavorando, affiora insieme a quello delle morti sul lavoro, del cedimento
dell'autorità nazionale di fronte al profitto privato internazionale, con il
conseguente deterioramento del territorio e di risorse senza alcuna
considerazione del sacrificio della popolazione nel lavoro.
LE COSE BELLE
Si dice che il tempo aggiusta tutto... Ma chissà se il tempo esiste
davvero? Forse il tempo è solo una credenza popolare, una superstizione, una
scaramanzia, un trucco, una canzone. Il tempo si passa a immaginare, ad
aspettare, e poi, all'improvviso, a ricordare. Ma allora, le cose belle
arriveranno? O le cose belle erano prima?
La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che
narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati
in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e
l'inizio dell'età adulta, in un film che mescola il tempo della vita ed il
tempo del cinema.
La dignità dei giovani e le responsabilità degli adulti in una Napoli,
immersa in quel suo tessuto magmatico, dove il bene e il male vivono in
prossimità, dando un volto alla complessità dell'esperienza umana.
Quando nel 1999 Agostino Ferrente e Giovanni Piperno realizzarono
Intervista a mia madre, un documentario per Rai Tre che voleva raccontare dei
frammenti di adolescenza a Napoli, ai loro quattro protagonisti chiesero come
immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella
luce speciale che solo a quell'età possiede chi ancora sogna "le cose belle"
e con quell'autoironia tipica della cultura partenopea che li aiuta a
sdrammatizzare, esorcizzare e talvolta rimuovere gli aspetti problematici della
vita. Al tempo stesso da quegli occhi traspariva una traccia di scaramantico
disincanto.
Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale, che
attirava artisti da tutto il mondo, a quella sommersa dall'immondizia, a quella
di oggi piena di fermento e talenti, ma con il degrado sempre nascosto nelle
pieghe della quotidianità, i registi sono tornati a filmare i loro quattro
protagonisti per un arco di quattro anni: l'auto-ironia ha ceduto il posto al
realismo. Alle "cose belle" Fabio, Enzo, Adele e Silvana non credono
più. O forse hanno imparato a non cercarle nel futuro o nel passato, ma nell'incerto
vivere della loro giornata, nella lotta per un'esistenza, o sarebbe meglio dire
resistenza, difficile ma dignitosa: spesso nuotando controcorrente, talvolta
lasciandosi trasportare.
"Ci siamo innamorati dei nostri personaggi e abbiamo voluto
raccontarli. Come fiori tra le rovine"
ALFONSINA E LA BICI è il videoclip della canzone che i Têtes de
Bois hanno dedicato ad Alfonsina Strada, la ciclista ribelle che per
prima sfidò il maschilismo sportivo partecipando, unica donna, al Giro d’Italia
del 1924 e accumulando numerosi riconoscimenti internazionali. La regia è di
Agostino Ferrente, nel video Margherita Hack, Militant A, Sergio Staino e Mario
Benedetti. Il brano è tratto dall’album GoodBike
scritto da Andrea Satta con musica dei Têtes de Bois
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