sabato 22 agosto 2015

Vasto Film Fest: il programma di oggi Sabato

Il programma completo di oggi:

Cine Lab Rossetti
ore 17:00 - Incontri filmaker con Agostino Ferrente
ore 18:00 - DANTE AL CINEMA a cura di Mirko Menna (Centro Europeo di Studi Rossettiani) e Giuliana Nuvoli (Università degli Studi di Milano)

Cine Palazzo D’Avalos:
ore 19:30 - Giardini

mostra fotografica BELLEZZE AL BAGNO
CineAperitivo con Soundtrack DJ set 
ospiti: Enrico Ianniello, Riccardo Milani e Matilde Caterina
ore 20:50Cortile South Est Coast & Adriatic Contest
incontro con Riccardo Milani
a seguire: SCUSATE SE ESISTO
ore 22:50Cortile  La madre di tutte le pellicole
Enrico Ianniello presenta: MIA MADRE di Nanni Moretti

Music Film Arena:
ore 21:30 - A me me piace ‘o Blues
ALFONSINA E LA BICI di Agostino Ferrente
Agostino Ferrente presenta:
LE COSE BELLE di Agostino Ferrente
A seguire: cine concerto de La Piccola Orchestra delle Cose Belle diretta da Marco Vidino

Movie Beach Arena
ore 21:30 - South Est Coast & Adriatic Contest
IL POSTO DELL’ANIMA di Riccardo Milani
ore 23:30 - Prospettiva Zalone
SOLE A CATINELLE di Gennaro Nunziante con Checco Zalone
Il film è presentato da Matilde Caterina (Zia Ritella) e Stefano Sabelli (il cugino Onofrio)


ENRICO IANNIELLO
Fresco vincitore del Premio Campiello con il suo primo libro "La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin".
Dopo essersi diplomato al I.T.I.S. "F. Giordani" di Caserta, si è formato artisticamente presso la Bottega Teatrale di Firenze di Vittorio Gassmann. Molto attivo a teatro, ha realizzato una traduzione italiana della commedia Il Metodo Gronholm del giovane autore catalano Jordi Galcerán che racconta le crudeltà dei rapporti di lavoro. La commedia, in cui recita fra gli altri oltre allo stesso Ianniello anche Nicoletta Braschi e Maurizio Donadoni, è stata portata in tournée nei teatri di tutta Italia fino al marzo 2008.
Nel 2011 Ianniello conquista la popolarità presso il grande pubblico interpretando il commissario Vincenzo Nappi, uno dei ruoli principali della serie TV di Raiuno Un passo dal cielo a fianco di Terence Hill. Nello stesso periodo Ianniello lavora anche al cinema nel film Habemus Papam di Nanni Moretti, ed ad un cortometraggio per il sociale L'agnellino con le trecce. Nel 2012 è attivo in diverse fiction Rai tra le quali la seconda stagione di Un passo dal cielo.


AGOSTINO FERRENTE è regista, produttore, direttore artistico.
Prima di occuparsi di cinema è stato anche coordinatore editoriale di varie testate giornalistiche per le comunità di italiani all’estero.
Dopo aver studiato al DAMS di Bologna e aver frequentato Ipotesi Cinema di Ermanno Olmi, produce, con la sua Pirata Manifatture Cinematografiche, e dirige i pluripremiati cortometraggi Poco più della metà di zero (1993) e Opinioni di un pirla (1994).
Nel 1997 con Giovanni Piperno realizza Intervista a mia madre (1999) e Il film di Mario (1999-2001). Entrambi ottengono riconoscimenti istituzionali e diventano di piccoli casi in Tv.
Nel 2001, insieme a una decina di complici, fonda a Roma il gruppo "Apollo 11" che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo e con rassegne di cinema, musica e scrittura, diventa uno dei centri di produzione culturale più vivaci della capitale e il primo con una programmazione continuativa dedicata al Cinema della realtà.
Nel 2003 realizza Enrica Colusso, Riccardo Jacopino, Chiara Malta, Gianfranco Pannone, Giovanni Piperno Scusi dov’è il documentario, un’ironica inchiesta sul mondo del documentario in Italia, con la partecipazione di Nanni Moretti, Vittorio De Seta e Giovanni Tantillo.
Con Apollo 11, insieme a Mario Tronco degli Avion Travel, crea L'Orchestra di Piazza Vittorio, e ne racconta la nascita nel 2006 con il documentario omonimo, co-prodotto con Bianca Film e Luckyred, che partecipa a numerosi festival internazionali ottenendo numerosi premi tra cui il Nastro D’Argento e Il Globo d’Oro della Stampa Estera.
È  ideatore del progetto OPV i Diari del ritorno, i cui primi due episodi pilota sono stati diretti da Alessandro Rossetto e Leonardo Di Costanzo.
Ha realizzato due video clip entrambi premiati al P.I.V.I. per Ena Andi, dell’Orchestra di Piazza Vittorio e Alfonsina e la bici dei Tetes de Bois, con la partecipazione di Margherita Hack.
La collaborazione con i Tetes de Bois prosegue con la partecipazione alla creazione Palco a pedali, il primo “eco spettacolo” al mondo sulla bicicletta alimentato a pedali. Ferrente ne documenta la nascita con un “video-diario” intitolato Film a pedali avente come protagonisti Andrea Satta, i leader del Tetes e Francesco di Giacomo, il celebre cantante del Banco del Mutuo Soccorso. Con la prematura scomparsa di quest’ultimo il film viene interrotto.
Dopo alcune versioni “work in progress” presentate in vari festival nel 2012, nel 2013 termina la versione definitiva de Le cose belle, film dal vero in co-regia con Giovanni piperno, che esce in sala distribuito dal Luce Cinecittà a giugno del 2014, ottenendo consensi unanimi della critica, ottimi incassi ed aggiudicandosi una nutrita serie di riconoscimenti internazionali, che l’hanno consacrato come documentario italiano più premiato dell’anno.


SCUSATE SE ESISTO
Con una brillante carriera professionale a Londra alle spalle, Serena, architetto di origine abruzzese, decide di ritornare a lavorare in Italia, a Roma. Per una donna ottenere un posto di lavoro all'altezza della sua qualifica si rivela tuttavia difficile, fino al momento in cui decide di farsi passare per uomo. Così decide di interessarsi al progetto di riqualificazione del quartiere di Corviale.
A Roma intanto conosce Francesco, gay, con il quale stringe una profonda amicizia.
Regia  Riccardo Milani
Interpreti e personaggi
Paola Cortellesi: Serena Bruno
Raoul Bova: Francesco
Corrado Fortuna: Pietro
Lunetta Savino: Michela


MIA MADRE
Il difficile periodo di Margherita, una regista di successo che sta lavorando a un film con protagonista un famoso attore americano. La donna si è da poco separata dal compagno, Vittorio, ed è anche alle prese con i problemi adolescenziali della figlia Livia. Inoltre insieme a suo fratello Giovanni deve accudire la madre Ada, gravemente malata e prossima alla morte.
Regia   Nanni Moretti
Interpreti e personaggi
Margherita Buy: Margherita
John Turturro: Barry Huggins
Giulia Lazzarini: Ada
Nanni Moretti: Giovanni
Beatrice Mancini: Livia
Enrico Ianniello: Vittorio


IL POSTO DELL'ANIMA
Una multinazionale statunitense nel settore degli pneumatici decide di chiudere la filiale italiana a Vasto per tagliare i costi e delocalizzare la produzione. Gli operai iniziano quindi una lotta serrata con iniziative di ogni genere, costellate però da contrasti interni specie tra i responsabili sindacali e che s'insinuano tra le mura domestiche. La comparsa di alcuni gravi casi di malattia, dovuta alle condizioni di lavoro, riporterà i militanti a unirsi.
La situazione precaria degli operai italiani degli inizi del XXI secolo nella cornice di un paesino dell'Abruzzo: San Sebastiano dei Marsi, borgo montano in provincia dell'Aquila. Sono messi a fuoco gli aspetti più semplici della vita di operai e cittadini il loro provincialismo misto alla forte intensità di passioni e valori che li distingue.
Tonino, interpretato da Silvio Orlando è il personaggio maggiormente permeante e filosofico; legato alla contestazione per principio affronta l'incertezza senza retrocedere leale ai compagni e alla verità. Resiste anche a Nina, la fidanzata che ama appassionatamente da diciotto anni, e che lo vuole a Milano, dove si è trasferira per lavoro e che vede nella vita lontano dal paese un miglioramento per entrambi. Nina lo scoraggia anche se la protesta acquista visibilità nazionale, insiste sul fallimento della lotta operaia, condotta senza appoggi, né struttura necessaria per affrontare il muro di gomma della società internazionale. Il tema del diritto a restare nei luoghi di nascita, lavorando, affiora insieme a quello delle morti sul lavoro, del cedimento dell'autorità nazionale di fronte al profitto privato internazionale, con il conseguente deterioramento del territorio e di risorse senza alcuna considerazione del sacrificio della popolazione nel lavoro.


LE COSE BELLE
Si dice che il tempo aggiusta tutto... Ma chissà se il tempo esiste davvero? Forse il tempo è solo una credenza popolare, una superstizione, una scaramanzia, un trucco, una canzone. Il tempo si passa a immaginare, ad aspettare, e poi, all'improvviso, a ricordare. Ma allora, le cose belle arriveranno? O le cose belle erano prima?
La fatica e la bellezza di crescere al Sud in un film dal vero che narra tredici anni di vita. Quella di Adele, Enzo, Fabio e Silvana, raccontati in due momenti fondamentali delle loro esistenze: la prima giovinezza e l'inizio dell'età adulta, in un film che mescola il tempo della vita ed il tempo del cinema.
La dignità dei giovani e le responsabilità degli adulti in una Napoli, immersa in quel suo tessuto magmatico, dove il bene e il male vivono in prossimità, dando un volto alla complessità dell'esperienza umana.
Quando nel 1999 Agostino Ferrente e Giovanni Piperno realizzarono Intervista a mia madre, un documentario per Rai Tre che voleva raccontare dei frammenti di adolescenza a Napoli, ai loro quattro protagonisti chiesero come immaginassero il proprio futuro: loro risposero con gli occhi pieni di quella luce speciale che solo a quell'età possiede chi ancora sogna "le cose belle" e con quell'autoironia tipica della cultura partenopea che li aiuta a sdrammatizzare, esorcizzare e talvolta rimuovere gli aspetti problematici della vita. Al tempo stesso da quegli occhi traspariva una traccia di scaramantico disincanto.
Dieci anni dopo, passando dalla Napoli del rinascimento culturale, che attirava artisti da tutto il mondo, a quella sommersa dall'immondizia, a quella di oggi piena di fermento e talenti, ma con il degrado sempre nascosto nelle pieghe della quotidianità, i registi sono tornati a filmare i loro quattro protagonisti per un arco di quattro anni: l'auto-ironia ha ceduto il posto al realismo. Alle "cose belle" Fabio, Enzo, Adele e Silvana non credono più. O forse hanno imparato a non cercarle nel futuro o nel passato, ma nell'incerto vivere della loro giornata, nella lotta per un'esistenza, o sarebbe meglio dire resistenza, difficile ma dignitosa: spesso nuotando controcorrente, talvolta lasciandosi trasportare.
"Ci siamo innamorati dei nostri personaggi e abbiamo voluto raccontarli. Come fiori tra le rovine"


ALFONSINA E LA BICI è il videoclip della canzone che i Têtes de Bois hanno dedicato ad  Alfonsina Strada, la ciclista ribelle che per prima sfidò il maschilismo sportivo partecipando, unica donna, al Giro d’Italia del 1924 e accumulando numerosi riconoscimenti internazionali. La regia è di Agostino Ferrente, nel video Margherita Hack, Militant A, Sergio Staino e Mario Benedetti. Il brano è tratto dall’album GoodBike scritto da Andrea Satta con musica dei Têtes de Bois 

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