venerdì 21 agosto 2015

VASTO FILM FEST: OGGI GRANDI FILM AL CORTILE, ALL'ARENA, A VASTO MARINA, ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO

UNO DEI FILM IN PROGRAMMA
A CURA DI LINO SPADACCINI

Il programma completo di oggi:

Cine Lab Rossetti
ore 17:00Incontri filmaker con Agostino Ferrente
a seguire: GIÙ IL SIPARIO di Giulio Rubinelli – anteprima

Cine Palazzo D’Avalos:
ore 19:30 - Giardini napoletani
mostra fotografica Bellezze al Bagno
CineAperitivo con Soundtrack DJ set 
ospiti: Felice Farina e Francesco Pannofino, Salvatore Piscicelli e Carla Apuzzo, Luigi Luciano
ore 21:00Cortile - La madre di tutte le pellicole
PATRIA di Felice Farina
a seguire incontro con: Felice Farina e Francesco Pannofino
ore 23:00 - Giardini napoletani - CineConcerto
Francesco Pannofino, Lino Rufo & Nogospel in IO VENDO LE EMOZIONI

Music Film Arena: A me me piace ‘o Blues
ore 21:30 - in ricordo di PINO DANIELE, Salvatore Piscicelli presenta
BLUES METROPOLITANO di Salvatore Piscicelli (1985)
ore 23:30 - A me me piace ‘o Blues
BLUES BROTHERS di John Landis (USA, 1980)

Movie Beach Arena South Est Coast & Adriatic Contest
ore 21:00 - FOCACCIA BLUES di Nico Cirasola
presentano il film Nico e Luca Cirasola
presenta
ore 22:00 - ITALIANO MEDIO di Maccio Capatonda con Luigi Luciano
A seguire: incontro con Luigi Luciano
ore 23:30 - Prospettiva Zalone
CHE BELLA GIORNATA di Gennaro Nunziante con Checco Zalone

 FRANCESCO  PANNOFINO    
Nato in Liguria da
genitori pugliesi, durante l'adolescenza scopre il suo estro comico lavorando come animatore nelle feste e negli stessi anni inizia a calcare i palcoscenici teatrali insieme a piccole compagnie di attori non professionisti. A neanche vent'anni si trasferisce a Roma per frequentare l'università e per caso il 16 marzo 1978 si ritrova a passare per via Mario Fani nel momento del sequestro di Aldo Moro, diventando suo malgrado uno dei testimoni oculari della strage. Si avvicina alla radio e al doppiaggio, prestando la sua voce agli eroi dei film d'azione, da Damon Wayans a JeanClaude Van Damme. Non rinuncia però al sogno di diventare un attore e, dopo aver militato per una stagione al Teatro Stabile di Trieste, entra a far parte della compagnia di Antonella Steni e nel corso degli anni Ottanta ottiene successo in teatro in coppia con Gigi Angelillo, anche lui doppiatore. All'inizio degli anni Novanta doppia Tom Hanks in Forrest Gump e Denzel Washington in Philadelphia, diventando uno dei doppiatori italiani più famosi e prestando la propria voce a George Clooney, Kevin Spacey e Antonio Banderas. Ma è proprio alla metà del decennio che anche il cinema e la televisione si accorgono di lui. Nel 1995 Luciano De Crescenzo lo chiama a interpretare un piccolo ruolo in Croce e delizia, mentre tre anni dopo è sul set di Così è la vita. Recita in alcune tra le serie televisive più seguite del momento come Carabinieri e La squadra. Negli anni Duemila il suo volto inizia a essere noto al grande pubblico: è il 'Riccetto' in Fatti della banda della Magliana di Daniele Costantini, Garofano, il poliziotto ossessionato dalle telefonate della moglie, in Notturno bus di Davide Marengo, e il Gatto della fiction Pinocchio targata Lux Vide. Il successo vero e proprio però arriva con il ruolo del regista René Ferretti nelle tre stagioni della sitcom Boris, che nel 2010 trova la via del grande schermo.


FELICE FARINA
Personaggio eclettico, inizia la sua carriera come attore teatrale, ma poi si dedica anche ad animazione, fotografia, allestimenti artistici, documentari, sceneggiatura, effetti visivi e regia.
Si è formato come attore nella ricchissima esperienza dell’avanguardia teatrale romana degli anni settanta, percorrendo i teatri di cantina di Mario Ricci, Giancarlo Sepe, Giuliano Vasilicò, Renato Mambor, Pippo Di Marca fino ai 25 anni.
Si è avvicinato al cinema grazie alla passione per la tecnica e la sperimentazione, occupandosi di animazione, effetti speciali, tecniche di ripresa.
Inizia l'attività di regia con alcuni cortometraggi e documentari industriali; in seguito, nel corso degli anni '80 e '90, si occupa di alcuni programmi per RaiDue e RaiTre.
È noto essenzialmente come regista cinematografico, in particolare per le commedie Condominio e Bidoni. Negli ultimi anni è diventato anche produttore indipendente con la Ninafilm, società di produzione di cinema e audiovisivo, con cui realizza documentari per programmi Rai e con cui continua a sperimentare, nell’odierno panorama dell’universo digitale, tecniche di ripresa ed elaborazione dell’immagine e del suono.
Nel tempo libero, ama costruire e progettare accessori per la macchina da presa, si è costruito con le sue mani un dolly e un carrello per il camera car.
Si interessa anche di arte ed ha progettato delle sculture con l'amico artista Gregorio Botta.
È attivo nel movimento centoautori, associazione di autori di cinema e audiovisivo.


GIU’ IL SIPARIO
Giù il sipario vuole essere una testimonianza diretta dei cambiamenti subiti dal Teatro, in particolare in Italia, negli ultimi anni della crisi economica.
Come mai prima d’ora, sempre più teatri, in una nazione che pur dovrebbe essere avvezza a frequentarne le platee, stanno chiudendo. Perfino i più importanti. Dipende veramente solo dalla recessione? O è cambiato qualcosa in maniera radicale nella mente dei cittadini? Dov'è la responsabilità di Internet e dei suoi tempi di intrattenimento in pillole, che tanto hanno mandato in crisi pure il sistema cinema? Dove la nostra sempre più scarsa capacità di rapportarci con dinamiche che non siano filtrate da uno schermo?
Il progetto è quello di viaggiare attraverso tutto il paese, vivendo insieme alle compagnie le nuove dinamiche più fantasiose, le formule più originali per tenere in vita il teatro. Come questi si sia piegato alle necessità del pubblico e come il pubblico ne recepisca i nascenti messaggi.
Cercheremo un solo metro di paragone con l'estero (la compagnia berlinese RambaZamba, interamente composta da attori con sindrome di Down) per poi tornare di nuovo in Italia.
Seguiremo passo passo un attore che, meno di venti anni fa, ha deciso di tornare in provincia per costruire dal nulla e con le sue stesse mani un teatro che oggi è considerato uno dei più belli del nostro paese (Teatro del Loto).
Andremo a fondo, con l'aiuto di sociologi e di figure di spicco del mondo del cinema e del teatro, alle ragioni per le quali è calato il sipario sulla più importante delle tradizioni culturali della storia dell'umanità.
Giù il sipario è un progetto che nasce da un gruppo di ragazzi forti della realizzazione, nel 2014, di A Small House Trilogy, trittico di lungometraggi diretto da Giulio Rubinelli su tre storie del nostro paese, disponibile online da aprile 2015.
Giù il sipario è un film per riprendere le redini sulle nostre origini culturali. Per capire dove ci siamo persi nello sbiadire sempre più la linea che separa l'arte dall'intrattenimento e comprendere dove è stata la responsabilità degli addetti ai lavori. Per seguire i nuovi trend in un viaggio attraverso il meglio del nostro paese, che vive di passioni ed ambizioni, la cui fantasia è illimitata e incontenibile rispetto alle restrizioni economiche imposte.

PATRIA
La fabbrica chiude e licenzia, l’ennesima nel torinese. Addio posti di lavoro, addio identità, addio certezze. Salvatore Brogna, operaio, si arrampica sulla torre della fabbrica, per protesta o forse solo per rabbia cieca, minacciando di buttarsi giù. Giorgio, operaio rappresentante sindacale, di carattere e fede politica del tutto opposti, arriva per salvarlo dalla caduta. Il terzo, ipovedente e autistico, custode assunto come categoria protetta, si aggiunge scalando eroicamente la torre per fare loro compagnia.
Nell’arco di una notte, abbandonati da tutti, nella disperata attesa che arrivi qualche giornalista, questi tre punti di vista così diversi sul mondo ripercorrono gli ultimi trent’anni della vita del Paese, gli anni che li hanno portati su quella torre pericolosa. Anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini e stragi, di ribaltoni e giochi di potere. Li rivediamo anche noi questi anni attraverso il montaggio del materiale d’archivio e, come contraltare di questa danza perversa degli eventi, quasi a rimarcarne l’assurdità, rimane il semplice buon senso di tre uomini senza alcun potere, appesi in cima ad una torre, che aspettano qualcuno, chiunque, mentre senza accorgersene costruiscono un’amicizia.


BLUES METROPOLITANO
Tony è un giovane senza arte né parte, dedito alla droga, la cui vita (finanziata da una zia che l'ha allevato, ora gravemente malata) ruota intorno al mondo della musica: sale d'incisione, concerti, ecc. La sua ragazza si chiama Susy, con aspirazioni canore destinate al fallimento, che Tony regolarmente tradisce con Elena, una matura professoressa universitaria il cui marito è invalido, sia con altre occasionali compagne, tra cui una, anch'ella aspirante cantante, che si dà da fare per l'organizzazione di un concerto. L'organizzatore del concerto, l'avvocato Giordano, ha intanto i suoi guai, sia sul lavoro, perché non riesce a trovare finanziamenti necessari, sia con Stella, la sua nuova ragazza, un tipo quanto meno misterioso, molto libera e facile ad "approfondire" le sue amicizie. Sempre per il concerto, torna in città un percussionista, che tempo addietro aveva avuto una figlia da una ragazza la quale, ora, vive con un altro uomo e che, innamorata di tutti e due, vorrebbe provare a vivere insieme ai suoi amori. Ma il progetto fallisce perché il percussionista è più che mai deciso, al termine del concerto, a ripartire nel suo peregrinare per il mondo.


FOCACCIA BLUES
Il film ripercorre i fatti relativi ad una vicenda realmente accaduta ad Altamura, grosso centro della provincia di Bari, famoso per il suo pane a denominazione di origine protetta.
Nel 2001 viene inaugurato il primo fast food McDonald's. Pochi mesi dopo, il panettiere Luca Di Gesù, con il fratello Giuseppe, apre poco lontano una piccola focacceria. Dopo appena un anno, il fast food è costretto a chiudere per mancanza di clientela, in parte causata dalla concorrenza della focacceria. Partendo da questo fatto, un giornalista si reca negli Stati Uniti per raccontarlo.
Nel film compaiono in piccoli ruoli gli attori Michele Placido e Lino Banfi, il cantante Renzo Arbore e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Produzione
Nel 2002, la vicenda fu ripresa in gran parte del mondo, in Italia dal periodico Panorama, in Francia dal quotidiano Libération e negli USA dal quotidiano The New York Times.
Nel 2007, il produttore pugliese Alessandro Contessa ha affidato a Nico Cirasola la regia del film incentrato sulla vicenda. Le riprese sono terminate nel febbraio 2008, ma il film è arrivato nelle sale cinematografiche solo un anno dopo.
Il film è stato girato in gran parte proprio ad Altamura, con alcune scene nella vicina Gravina in Puglia (città natale del regista) e altre a New York, con il contributo della Regione Puglia e della Apulia Film Commission.


SALVATORE PISCICELLI

E' nato a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, nel 1948. Studi letterari e filosofici all’università di Roma. Dal 1970 al 1978 ha svolto attività di critico cinematografico. Negli stessi anni è stato tra i responsabili della Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro. Dal 1976 ha diretto diversi documentari sulla realtà sociale e culturale di Napoli e del suo entroterra.
Nel 1979 scrive e dirige il suo primo lungometraggio di finzione, Immacolata e Concetta (tra i numerosi premi: Leopardo d'argento al Festival di Locarno 1979, Premio France Culture al Festival di Cannes 1980, Premio Ubu e Premio Bolaffi come miglior film italiano 1980), cui fanno seguito: Le occasioni di Rosa (1981), Blues metropolitano (1984), Regina (1987), Baby Gang (1992), Il corpo dell’anima (1999, premio della rivista “Duel” come miglior film italiano dell’anno), Quartetto (2001), Alla fine della notte (2003), tutti presentati in diversi festival nazionali e internazionali, da Venezia a Locarno. Di questi film è autore della sceneggiatura (spesso in collaborazione con Carla Apuzzo) nonché, a partire da Regina, anche del montaggio.
Successivamente è tornato al documentario realizzando La comune di Bagnaia (coregia C. Apuzzo e H. Nijhuis, 2005) e La canzone di Marcello (2007).
Ha scritto la pièce teatrale Bassa Campania (1981) e diretto il film di montaggio televisivo Tutti del bosco (RAI, Alfabeto italiano, 1998), entrambi in collaborazione con Carla Apuzzo. Di quest’ultima ha prodotto e montato, nel 1998, l’opera prima Rose e pistole.
Come scrittore, ha pubblicato: Baby Gang, racconti, Crescenzi-Allendorf 1992; La neve a Napoli, romanzo, Mondadori 1996; Vita segreta di Maria Capasso, romanzo, Edizioni e/o 2012; Baby Gang, racconto lungo, ebook, Narcissus.me 2014; Il corpo dell'anima, romanzo, ebook, Narcissus.me 2014.



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