UNO DEI FILM IN PROGRAMMA |
A CURA DI LINO SPADACCINI
Il programma completo di oggi:
Cine Lab Rossetti
ore 17:00 – Incontri filmaker con Agostino Ferrente
a seguire: GIÙ
IL SIPARIO di Giulio Rubinelli – anteprima
Cine Palazzo D’Avalos:
ore 19:30 - Giardini
napoletani
mostra fotografica Bellezze al
Bagno
CineAperitivo con
Soundtrack DJ set
ospiti: Felice Farina e Francesco Pannofino, Salvatore Piscicelli e Carla
Apuzzo, Luigi Luciano
ore 21:00 – Cortile
- La
madre di tutte le pellicole
PATRIA di Felice Farina
a seguire incontro con: Felice
Farina e Francesco Pannofino
ore 23:00 - Giardini napoletani - CineConcerto
Francesco Pannofino, Lino
Rufo & Nogospel in IO VENDO LE EMOZIONI
Music Film Arena: A
me me piace ‘o Blues
ore 21:30 - in ricordo di PINO DANIELE, Salvatore Piscicelli presenta
BLUES METROPOLITANO di Salvatore Piscicelli (1985)
ore 23:30 - A me
me piace ‘o Blues
Movie Beach Arena South
Est Coast & Adriatic Contest
ore 21:00 - FOCACCIA
BLUES di Nico Cirasola
presentano il film Nico e Luca
Cirasola
presenta
ore 22:00 - ITALIANO
MEDIO di Maccio Capatonda
con Luigi Luciano
A seguire: incontro con Luigi
Luciano
ore 23:30 - Prospettiva
Zalone
CHE BELLA GIORNATA di Gennaro Nunziante con Checco Zalone
Nato in Liguria da
genitori pugliesi, durante l'adolescenza scopre il suo estro comico lavorando
come animatore nelle feste e negli stessi anni inizia a calcare i palcoscenici
teatrali insieme a piccole compagnie di attori non professionisti. A neanche
vent'anni si trasferisce a Roma per frequentare l'università e per caso il 16
marzo 1978 si ritrova a passare per via Mario Fani nel
momento del sequestro di Aldo Moro, diventando suo malgrado uno dei testimoni
oculari della strage. Si avvicina alla radio e al doppiaggio, prestando la sua
voce agli eroi dei film d'azione, da Damon Wayans a JeanClaude Van Damme. Non rinuncia
però al sogno di diventare un attore e, dopo aver militato per una stagione al
Teatro Stabile di Trieste, entra a far parte della compagnia di Antonella Steni
e nel corso degli anni Ottanta ottiene successo in teatro in coppia con Gigi
Angelillo, anche lui doppiatore. All'inizio degli anni Novanta doppia Tom Hanks
in Forrest Gump e Denzel Washington in Philadelphia, diventando uno dei
doppiatori italiani più famosi e prestando la propria voce a George Clooney,
Kevin Spacey e Antonio Banderas. Ma è proprio alla metà del decennio che anche
il cinema e la televisione si accorgono di lui. Nel 1995 Luciano De Crescenzo
lo chiama a interpretare un piccolo ruolo in Croce e delizia, mentre tre anni
dopo è sul set di Così è la vita. Recita in alcune tra le serie televisive più
seguite del momento come Carabinieri e La squadra. Negli anni Duemila il suo
volto inizia a essere noto al grande pubblico: è il 'Riccetto' in Fatti della
banda della Magliana di Daniele Costantini, Garofano, il poliziotto
ossessionato dalle telefonate della moglie, in Notturno bus di Davide Marengo,
e il Gatto della fiction Pinocchio targata Lux Vide. Il successo vero e proprio
però arriva con il ruolo del regista René Ferretti nelle tre stagioni della
sitcom Boris, che nel 2010 trova la via del grande schermo.
FELICE FARINA
Personaggio eclettico, inizia la sua carriera come attore teatrale, ma
poi si dedica anche ad animazione, fotografia, allestimenti artistici,
documentari, sceneggiatura, effetti visivi e regia.
Si è formato come attore nella ricchissima esperienza dell’avanguardia
teatrale romana degli anni settanta, percorrendo i teatri di cantina di Mario
Ricci, Giancarlo Sepe, Giuliano Vasilicò, Renato Mambor, Pippo Di Marca fino ai
25 anni.
Si è avvicinato al cinema grazie alla passione per la tecnica e la
sperimentazione, occupandosi di animazione, effetti speciali, tecniche di
ripresa.
Inizia l'attività di regia con alcuni cortometraggi e documentari
industriali; in seguito, nel corso degli anni '80 e '90, si occupa di alcuni
programmi per RaiDue e RaiTre.
È noto essenzialmente come regista cinematografico, in particolare per
le commedie Condominio e Bidoni. Negli ultimi anni è diventato anche produttore
indipendente con la Ninafilm, società di produzione di cinema e audiovisivo,
con cui realizza documentari per programmi Rai e con cui continua a
sperimentare, nell’odierno panorama dell’universo digitale, tecniche di ripresa
ed elaborazione dell’immagine e del suono.
Nel tempo libero, ama costruire e progettare accessori per la macchina
da presa, si è costruito con le sue mani un dolly e un carrello per il camera
car.
Si interessa anche di arte ed ha progettato delle sculture con l'amico
artista Gregorio Botta.
È attivo nel movimento centoautori, associazione di autori di cinema e
audiovisivo.
GIU’ IL SIPARIO
Giù il sipario vuole essere una testimonianza diretta dei cambiamenti
subiti dal Teatro, in particolare in Italia, negli ultimi anni della crisi
economica.
Come mai prima d’ora, sempre più teatri, in una nazione che pur
dovrebbe essere avvezza a frequentarne le platee, stanno chiudendo. Perfino i
più importanti. Dipende veramente solo dalla recessione? O è cambiato qualcosa
in maniera radicale nella mente dei cittadini? Dov'è la responsabilità di
Internet e dei suoi tempi di intrattenimento in pillole, che tanto hanno
mandato in crisi pure il sistema cinema? Dove la nostra sempre più scarsa
capacità di rapportarci con dinamiche che non siano filtrate da uno schermo?
Il progetto è quello di viaggiare attraverso tutto il paese, vivendo
insieme alle compagnie le nuove dinamiche più fantasiose, le formule più
originali per tenere in vita il teatro. Come questi si sia piegato alle
necessità del pubblico e come il pubblico ne recepisca i nascenti messaggi.
Cercheremo un solo metro di paragone con l'estero (la compagnia
berlinese RambaZamba, interamente composta da attori con sindrome di Down) per
poi tornare di nuovo in Italia.
Seguiremo passo passo un attore che, meno di venti anni fa, ha deciso
di tornare in provincia per costruire dal nulla e con le sue stesse mani un
teatro che oggi è considerato uno dei più belli del nostro paese (Teatro del
Loto).
Andremo a fondo, con l'aiuto di sociologi e di figure di spicco del
mondo del cinema e del teatro, alle ragioni per le quali è calato il sipario
sulla più importante delle tradizioni culturali della storia dell'umanità.
Giù il sipario è un progetto che nasce da un gruppo di ragazzi forti
della realizzazione, nel 2014, di A Small House Trilogy, trittico di
lungometraggi diretto da Giulio Rubinelli su tre storie del nostro paese,
disponibile online da aprile 2015.
Giù il sipario è un film per riprendere le redini sulle nostre origini
culturali. Per capire dove ci siamo persi nello sbiadire sempre più la linea
che separa l'arte dall'intrattenimento e comprendere dove è stata la
responsabilità degli addetti ai lavori. Per seguire i nuovi trend in un viaggio
attraverso il meglio del nostro paese, che vive di passioni ed ambizioni, la
cui fantasia è illimitata e incontenibile rispetto alle restrizioni economiche
imposte.
PATRIA
La fabbrica chiude e
licenzia, l’ennesima nel torinese. Addio posti di lavoro, addio identità, addio
certezze. Salvatore Brogna, operaio, si arrampica sulla torre della fabbrica,
per protesta o forse solo per rabbia cieca, minacciando di buttarsi giù.
Giorgio, operaio rappresentante sindacale, di carattere e fede politica del
tutto opposti, arriva per salvarlo dalla caduta. Il terzo, ipovedente e
autistico, custode assunto come categoria protetta, si aggiunge scalando
eroicamente la torre per fare loro compagnia.
Nell’arco di una
notte, abbandonati da tutti, nella disperata attesa che arrivi qualche
giornalista, questi tre punti di vista così diversi sul mondo ripercorrono gli
ultimi trent’anni della vita del Paese, gli anni che li hanno portati su quella
torre pericolosa. Anni di occasioni sprecate, di speranze tradite, di crimini e
stragi, di ribaltoni e giochi di potere. Li rivediamo anche noi questi anni
attraverso il montaggio del materiale d’archivio e, come contraltare di questa
danza perversa degli eventi, quasi a rimarcarne l’assurdità, rimane il semplice
buon senso di tre uomini senza alcun potere, appesi in cima ad una torre, che
aspettano qualcuno, chiunque, mentre senza accorgersene costruiscono
un’amicizia.
BLUES METROPOLITANO
Tony è un giovane senza
arte né parte, dedito alla droga, la cui vita (finanziata da una zia che l'ha
allevato, ora gravemente malata) ruota intorno al mondo della musica: sale
d'incisione, concerti, ecc. La sua ragazza si chiama Susy, con aspirazioni
canore destinate al fallimento, che Tony regolarmente tradisce con Elena, una
matura professoressa universitaria il cui marito è invalido, sia con altre
occasionali compagne, tra cui una, anch'ella aspirante cantante, che si dà da
fare per l'organizzazione di un concerto. L'organizzatore del concerto,
l'avvocato Giordano, ha intanto i suoi guai, sia sul lavoro, perché non riesce
a trovare finanziamenti necessari, sia con Stella, la sua nuova ragazza, un
tipo quanto meno misterioso, molto libera e facile ad "approfondire"
le sue amicizie. Sempre per il concerto, torna in città un percussionista, che
tempo addietro aveva avuto una figlia da una ragazza la quale, ora, vive con un
altro uomo e che, innamorata di tutti e due, vorrebbe provare a vivere insieme
ai suoi amori. Ma il progetto fallisce perché il percussionista è più che mai
deciso, al termine del concerto, a ripartire nel suo peregrinare per il mondo.
FOCACCIA BLUES
Il film ripercorre i fatti relativi ad una vicenda
realmente accaduta ad Altamura, grosso centro della provincia di Bari, famoso
per il suo pane a denominazione di origine protetta.
Nel 2001 viene inaugurato il primo fast food
McDonald's. Pochi mesi dopo, il panettiere Luca Di Gesù, con il fratello Giuseppe,
apre poco lontano una piccola focacceria. Dopo appena un anno, il fast food è
costretto a chiudere per mancanza di clientela, in parte causata dalla
concorrenza della focacceria. Partendo da questo fatto, un giornalista si reca
negli Stati Uniti per raccontarlo.
Nel film compaiono in piccoli ruoli gli attori Michele
Placido e Lino Banfi, il cantante Renzo Arbore e il presidente della Regione
Puglia Nichi Vendola.
Produzione
Nel 2002, la vicenda fu ripresa in gran parte del
mondo, in Italia dal periodico Panorama, in Francia dal quotidiano Libération e
negli USA dal quotidiano The New York Times.
Nel 2007, il produttore pugliese Alessandro Contessa
ha affidato a Nico Cirasola la regia del film incentrato sulla vicenda. Le
riprese sono terminate nel febbraio 2008, ma il film è arrivato nelle sale
cinematografiche solo un anno dopo.
Il film è stato girato in gran parte proprio ad
Altamura, con alcune scene nella vicina Gravina in Puglia (città natale del
regista) e altre a New York, con il contributo della Regione Puglia e della
Apulia Film Commission.
SALVATORE PISCICELLI
E' nato a Pomigliano
d'Arco, in provincia di Napoli, nel 1948. Studi letterari e filosofici
all’università di Roma. Dal 1970 al 1978 ha svolto attività di critico
cinematografico. Negli stessi anni è stato tra i responsabili della Mostra del
Nuovo Cinema di Pesaro. Dal 1976 ha diretto diversi documentari sulla realtà
sociale e culturale di Napoli e del suo entroterra.
Nel 1979 scrive e dirige il
suo primo lungometraggio di finzione, Immacolata
e Concetta (tra i numerosi premi: Leopardo d'argento al Festival di Locarno
1979, Premio France Culture al Festival di Cannes 1980, Premio Ubu e Premio
Bolaffi come miglior film italiano 1980), cui fanno seguito: Le occasioni di Rosa (1981), Blues metropolitano (1984), Regina (1987), Baby Gang (1992), Il corpo
dell’anima (1999, premio della rivista “Duel” come miglior film italiano
dell’anno), Quartetto (2001), Alla fine
della notte (2003), tutti presentati in diversi festival nazionali e
internazionali, da Venezia a Locarno. Di questi film è autore della
sceneggiatura (spesso in collaborazione con Carla Apuzzo) nonché, a partire da
Regina, anche del montaggio.
Successivamente è tornato
al documentario realizzando La comune di
Bagnaia (coregia C. Apuzzo e H. Nijhuis, 2005) e La canzone di Marcello (2007).
Ha scritto la pièce
teatrale Bassa Campania (1981) e
diretto il film di montaggio televisivo Tutti
del bosco (RAI, Alfabeto italiano, 1998), entrambi in collaborazione con
Carla Apuzzo. Di quest’ultima ha prodotto e montato, nel 1998, l’opera prima Rose e pistole.
Come scrittore, ha
pubblicato: Baby Gang, racconti,
Crescenzi-Allendorf 1992; La neve a
Napoli, romanzo, Mondadori 1996; Vita
segreta di Maria Capasso, romanzo, Edizioni e/o 2012; Baby Gang, racconto lungo, ebook, Narcissus.me 2014; Il corpo dell'anima, romanzo, ebook,
Narcissus.me 2014.
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