Si
avvia verso la conclusione la ventesima edizione del Vasto Film Fest, la
manifestazione organizzata dalla Teatrimolisani soc. coop. sotto la direzione
artistica di Stefano Sabelli e la prestigiosa collaborazione del Centro
Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale.
Allontanato
l'incubo della pioggia, che aveva creato non pochi disagi nei giorni scorsi,
finalmente si è potuta assaporare una grande serata di cinema, attraverso gli
ospiti presenti, dapprima nel CineAperitivo presso i Giardini di Palazzo
d'Avalos, e poi sul palco centrale, dove sono avvenute le
premiazioni, e quindi con le proiezioni delle pellicole all'Arena alle Grazie,
sulla spiaggia ed a Palazzo d'Avalos.
A
presentare gli ospiti il direttore artistico del VVF Stefano Sabelli e
splendida Daniela Poggi in un elegante vestito rosso.
Star
della serata Enrico Ianniello, vincitore del Premio Campiello 2015 per l'opera
prima con il libro La vita
100 foto di Lino Spadaccini >>>
prodigiosa di Isidoro Sifflotin, e vincitore l'altro ieri, con lo stesso libro, anche del prestigioso premio John Fante di Torricella Peligna. "Non mi aspettavo il successo di questo libro", ha dichiarato l'attore casertano, "In precedenza avevo scritto tante prove narrative, avevo tradotto opere straniere, ma non avevo mai pubblicato nulla. Ho sempre amato nelle forme narrative riconoscere nella sofferenza dei loro protagonisti la loro marcia in più". Il libro racconta del piccolo Isidoro che affina una dote miracolosa, ricevuta non si sa come da Quirino, il padre strabico, poetico e comunista, e Stella, la mamma pastaia, che fornisce la pasta per tutti i ristoranti del paese. Il dono di Isidoro è quello di saper fischiare in modo prodigioso. "I personaggi del mio libro", ha detto l'autore, " sono divertenti, fanno ridere e spesso si ritrovano in situazioni comiche. La felicità nel mio romanzo ha a che fare con una bella famiglia, con due genitori che non si sono sposati e un figlio che tramite il suo fischio diventa famoso".
100 foto di Lino Spadaccini >>>
prodigiosa di Isidoro Sifflotin, e vincitore l'altro ieri, con lo stesso libro, anche del prestigioso premio John Fante di Torricella Peligna. "Non mi aspettavo il successo di questo libro", ha dichiarato l'attore casertano, "In precedenza avevo scritto tante prove narrative, avevo tradotto opere straniere, ma non avevo mai pubblicato nulla. Ho sempre amato nelle forme narrative riconoscere nella sofferenza dei loro protagonisti la loro marcia in più". Il libro racconta del piccolo Isidoro che affina una dote miracolosa, ricevuta non si sa come da Quirino, il padre strabico, poetico e comunista, e Stella, la mamma pastaia, che fornisce la pasta per tutti i ristoranti del paese. Il dono di Isidoro è quello di saper fischiare in modo prodigioso. "I personaggi del mio libro", ha detto l'autore, " sono divertenti, fanno ridere e spesso si ritrovano in situazioni comiche. La felicità nel mio romanzo ha a che fare con una bella famiglia, con due genitori che non si sono sposati e un figlio che tramite il suo fischio diventa famoso".
Protagonista
degli ultimi due film di Nanni Moretti, La
madre e Habemus Papam, Ianniello
ha conquistato la popolarità presso il grande pubblico nel 2011 grazie
all'interpretazione del commissario Vincenzo Nappi nella fiction Un passo dal cielo, a fianco di Terence
Hill, Katia Ricciarelli, Francesco Salvi e, nella terza serie, anche della
bella Rocio Munoz Morales. La quarta serie verrà girata nella prossima
primavera, mentre ha già terminato di girare una nuova fiction che vedremo
presto sugli schermi di Rai 1.
Ad Agostino Ferrente, come ha spiegato il
direttore artistico Stefano Sabelli, è andato il vero premio del VVF 2015,
grazie alle tre pellicole da lui dirette: Le
cose belle, L'Orchestra di Piazza
Vittorio ed Alfonsina e la bici, videoclip della canzone che i
Têtes de Bois hanno dedicato ad Alfonsina Strada, la ciclista ribelle che
per prima sfidò il maschilismo sportivo partecipando, unica donna, al Giro
d’Italia del 1924. Una chicca nella pellicola la partecipazione
dell'astrofisica Margherita Hack (1922-2013).
Piccolo
spazio anche per la brava attrice albanese Flonja Kodheli, che verrà presentata
e premiata ufficialmente questa sera, presente al VFF con due pellicole Bota café di Iris Elezi e Thomas
Logoreci, e Vergine giurata di Laura
Bispuri (vincitrice del Globo d'Oro assegnato dalla stampa estera in Italia).
Quando l'attrice ha saputo che in zona c'erano delle comunità albanesi, ha
chiesto di visitare Ururi. "È stata
una bella esperienza", ha raccontata al pubblico presente, "è stato bello ascoltare l'albanese antico.
Ho fatto la giapponese fotografando qualsiasi cosa".
Molto
apprezzato l'intervento di Matilde Caterina, zia Ritella nell'ultima pellicola
di Checco Zalone, che tra l'altro ha visto anche la partecipazione dello stesso
direttore artistico del VVF, Stefano Sabelli, nella parte del cugino Onofrio,
girata in gran parte in Molise. La brava ed energica zia Ritella, che tra
l'altro suona nella banda del paese, ha recitato due poesie in dialetto
montaganese, un piccolo comune in provincia di Campobasso, ed eseguito un pezzo
con l'organetto.
Ultimo
ospite della serata, presentato solo sul palco centrale, il regista Riccardo
Milani, presente nella rassegna cinematografica con la bella pellicola Scusate se esisto con Paola Coltellesi e
Raoul Bova. Il film parte da un piccolo paese della nostra regione, Anversa
degli Abruzzi, nei pressi del Parco Nazionale d'Abruzzo, dove il regista e la
moglie, Paola Coltellesi, hanno acquistato una casa dove rifugiarsi per
scrivere e montare le pellicole.
Il
film parla di Serena, un giovane architetto con una brillante carriera
professionale, che da Londra decide di ritornare a lavorare in Italia. Per una
donna ottenere un posto di lavoro all'altezza della sua qualifica si rivela
tuttavia difficile, fino al momento in cui decide di farsi passare per uomo.
Così decide di interessarsi al progetto di riqualificazione del quartiere di
Corviale. A Roma intanto conosce Francesco, gay, interpretato da Raoul Bova,
con il quale stringe una profonda amicizia.
Riccardo
Milani è anche il regista de Il posto
dell'anima, una pellicola del 2003, interamente girata a Vasto, con la
partecipazione di Michele Placido, Paola Coltellesi, Silvio Orlando e Claudio
Santamaria.
Nel
CineLab pomeridiano presso il Teatro Rossetti, alle ore 17 è avvenuto
l'incontro dei filmaker con il regista Agostino Ferrente. A seguire, Mirko
Menna, del Centro Europeo di Studi Rossettiani, e Giuliana Nuvoli
dell'Università degli Studi di Milano, hanno presentato Dante al cinema, un excursus sulla cinematografia dantesca, dai
film muti fino ai giorni nostri.
A
proposito del Centro Europeo di Studi Rossettiani, nel 2015 è stato siglato
l'accordo con la Columbia College Hollywood di Los Angeles (USA), una delle scuole
più importanti di cinema nel cuore di Hollywood che prepara studenti al mondo
del lavoro nella settima arte. Lo scambio è finalizzato
alla costituzione di una partnership con il Centro Studi Rossettiani per
ospitare studenti americani in Italia, a Vasto, e stabilire una collaborazione
con il Vasto Film Festival e CCH Film Festival for the Entertainment Industry.
Lino
Spadaccini
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