lunedì 5 ottobre 2015

A Vasto nella cattedrale una reliquia di S. Liberata

Santa Liberata. Di questa Vergine e Martire, Patrona della Città di Siguensa, in Spagna, si hanno scarse notizie.

Era figlia di Lucio Catello Severo, prefetto della Provincia della Galizia e reggente della Provincia del Portogallo.

Fu il padre a decretare condanna della figlia nell'anno 139, per morte di croce, dopo che Liberata si era rifiutata di sacrificare agli dei. Nel martirologio
romano, che il 20 luglio commemora la Santa, è ricordata con il nome  Vilgeforte, cioè Vergine Forte, a memoria della sua incrollabile fede.

È venerata per il dono di liberare i mali e le infermità del corpo e allontanare le insidie del maligno, per la salvezza del l'anima.

Per la Festa di Santa Liberata - che la iconografia raffigura sulla Croce (anche Santa Giulia, Vergine del sec, VII, inchiodata mani e piedi al legno, passò, in tale condizione dalla Corsica alla isola della Gorgona e venne avvistata, mentre galleggiava, dai monaci che vivevano nell'isola) - nella Chiesa Cattedrale di San Giuseppe di Vasto, si solennizza il culto con partecipazione di numerosi fedeli devoti.

Di Santa Liberata anche a Vasto esisteva una Cappella di cui, come ricorda Luigi Marchesani (Storia di Vasto), si è perduta ogni traccia.

Nella Cattedrale di San Giuseppe di Vasto si conserva e venera una sacra reliquia della Vergine Martire: è il resto di i un braccio di Santa Liberata racchiuso in una custodia d'argento modellata a forma di mano che regge la palma del martirio.

Oltre alla recita della preghiera ed alla devozione, per Santa Liberata si canta un inno ed una canzoncina appositamente composta per la memoria del culto.

Numerosi fatti prodigiosi sono legati alla Santa, molti dei quali legati alla leggenda ed al culto popolare.
Si narra di un prodigioso miracolo che Santa Liberata compì a Capo di Monte, nella provincia Bresciana. Qui, accanto alla Cappella dedicata alla Santa ed a Santa Faustina, vi sono due macigni che recano ancora visibili le impronte di mani femminili. Si racconta che quelle impronte furono lasciate dalle due Sante quando si erano fermate in penitenza in una grotta poco distante del paese. Esse, infatti riuscirono, dopo intense preghiere, a fermare, con le loro mani i massi, che, a seguito di una terribile alluvione, minacciavano di precipitare su Capo di Monte.

Ad Atessa, vi è la Chiesa dedicata a Santa Liberata dove si recò, secondo la tradizione popolare, San Martino, ormai prossimo alla morte. Il Santo infatti volle rivedere Atessa, promettendo pioggia o sole ai cittadini, in cambio di tre candele vergini all'anno.

Ignote sono le notizie della provenienza della reliquia conservata nella Chiesa Cattedrale di San Giuseppe di Vasto, ma con molta probabilità, il braccio di Santa Liberata venne donato dai d'Avalos che, all'epoca della loro signoria su Vasto, dispensarono le chiese della Città di Sacre Reliquie, avute in dono per i servigi offerti alla Chiesa ed al Papato.

GIUSEPPE CATANIA




Ricordo della festa di S. Liberata V. e M. 
nella chiesa di S. Giuseppe - Cattedrale di Vasto

PREGHIERA A SANTA LIBERATA
O gloriosissima Vergine Santa Liberata,
che da Dio, con Nome, otteneste ancora
il dono di liberatrice dei mali ed infermità
da cui in questa misera siamo soggetti
Vi prego col più intimo del mio cuore, a
camparmi da qualunque infermità e
pericolo che possa sovrastarmi, Ma poichè
poco, anzi nulla mi gioverebbe l'ottenere
da Voi la sanità del corpo, quando fossi
infermo nell'anima, perciò umilmente
vi supplico a liberarmi dal peccato, che
è l'unica infermità che dello spirito.
Finalmente, nel punto estremo della mia
vita, finchè gl'infernali nemici faranno
ogni sforzo per riportare di me vittoria
e rendermi eternamente loro schiavo,
Voi m'assistete, o gran Santa, liberandomi
in quelle angustie dalle insidie del comune
nemico, acciò possa passare felicemente
in porto all'eterna salute. Amen.

INNO ALLA SANTA
Gesù fortezza ai martiri,
che a Liberata umile
forza e valor virile
desti nel suo martir.
In noi, che siam suoi fidi,
sveglia il coraggio antico;
d'oggi il blandir nemico
vince più del ferir.
Gesù, splendor dei vergini,
che a Lei nel vago cuore
vegliasti con amore
della purezza il fior.
Dei nostri cuori fragili
a Te affidiam la cura, d'ogni ferita impura
li serba infatti ognor.

CANZONCINA

Di Cristo la sposa Veniamo a pregar. Che tutt' amorosa
Dall’alto n’appar.
Coro O Liberata
Che regni nel Ciel,
Tu sei invocata Dal popol fedel.
Col cuore fidente
Di fervida spe'
O Vergin Potente
Veniamo da Te,
Coro O Liberata ecc.

Quegli occhi riposa
O Martir su noi ; n'ascolta Pietosa
Che sempre siam tuoi
Coro — O Liberata ecc.

E fino che in seno
A noi balza il cor.
A Te scioglieremo
II canto d’ amor,
Coro — O Liberata ecc.

Fu questo il bel vanto
Di Vasto e sarà
Star sotto il tuo manto
Per tutte le età.
Coro — O Liberata ecc.

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