giovedì 4 febbraio 2016

Anni '20: molte case costruite con le rimesse degli emigranti

Oggi le abitazioni sono vuote, perchè gli eredi sono emigrati anche loro!
da Enzo La Verghetta riceviamo e publichiamo

Questa è una delle tante rimesse di mio nonno Sebastiano che hanno consentito di costruire il palazzo dove sono nato è ho vissuto i miei primi venti anni.


Uno dei mattoni di Palazzo Miscione
Palazzo Miscione in  via Leopardi

Tanti sacrifici e tante rinunce per dare un tetto ai figli. Oggi questo come altri palazzi costruiti in quel periodo sono vuoti perché anche i figli sono dovuti emigrare. Anche se risiedono in località più vicine non rientreranno a Vasto e i loro figli avranno il problema di come gestire questo residuo, difficilmente alienabile, lasciato loro in eredità.

Enzo La Verghetta
 

1 commento:

Unknown ha detto...

Senza dire, ma qui lo voglio annotare - caro Enzo La Verghetta - che queste case, lì tenute oggi soprattuto per affezione e con tante spese di manutenzione, devono ...scontare la pena di Stato di una tassa (IMU) iniqua di per sé (anticostituzionale non meno) e in più maggiorata in quanto ...seconda (!) casa.
Insomma, tirate sù con 'rimesse', sudori e spirito di sacrificio, a beneficio delle generazioni eredi, sono da ritenersi un "lusso" da "capitalista"... Da penalizzare con un assurdo balzello aggiuntivo: la Tasi, detta dei servizi locali, che - anno in corso - non sono più chiamati a corrispondere proprio quelli che nel Comune ...stanno di casa, e che dunque, più di chi è fuori e talvolta e solo per poco tempo ritorna "al paese", usufruiscono dei detti "servizi" locali! L'iniquo si sposa al non senso, la formale democrazia con l'autoritarismo.

Mi sia permessa una battuta: Si direbbe che, nel tempo: ... Un Regime tira l'altro! Pur con tutte le distinzioni possibili, e non meno opinabili.