mercoledì 3 febbraio 2016

I templari nel territorio frentano

ESISTEVANO LE "DOMUS"A VASTO, MONTEODORISIO, ATESSA

di GIUSEPPE CATANIA

La presenza dei Templari (Compagni d'armi di Cristo
e Custodi del Tempio di Salomone), soldati e uomini in armi votati alla castità, alla povertà e all'obbedienza, oltre che a Vasto (dove sono state individuate sette "domus") è accertata anche in altre località, tra cui Monteodorisio ed Atessa, nel comprensorio del fiumeSangro.

Ne offre testimonianza "lo storico Alessio Coletta nel suo volume "I Templari in Abruzzo", il cuale asserisce che a Castelluccio di Atessa vi sono tracce di un monastero dei monaci templari e della chiesa intitolata a San Nicola di Bari, e che, nei pressi, sono state rinvenute alcune tombe con resti di uomini, suppellettili e spade.

L'insediamento dei monaci templari obbediva a ragioni strategiche e, infatti, la Valle del Sangro è stata scelta perché rappresentava una località siffatta giacché Castelluccio era sito in posizione dominante per il controllo e l'avvistamento e la sorveglianza della vallata, dove era situato il "tratturo" che, biforcandosi a Lanciano, toccava Montemarcone e Piazzano.

In un suo articolo (vedi l'Amico del Popolo del 17.5.20l5) il rev. don Claudio Pellegrini , parroco di San Vincenzo Ferreri d Montemarcone-Atessa, riferisce alcune notizie storiche delle presenza dei Templari (il cui ordine venne soppresso rie! 1312 dal re di Francia Filippo IV il Bello, perché indebitato per ingenti somme verso i Templari, accusandoli di eresia.

"Le località templari nella Diocesi di Chieti sono menzionate in un documento del 1308 nel quale Alberto D'Angiò chiese al giudice Antonio Tibaldo da Capua, di poter conservare, in nome di Papa Clemente V, i possedimenti templai in Abruzzo, ottenendo il quale nominò il notaio Benincasa di Vasto, per l'amministrazione dei beni in terra sancti Salvatoris (Casalbordino), presso Vasto, Sabatino ner i possessi di Penne, Pietro di Giovanni di Termoli ner quelli di Monteodorisio, e Giovanni Carella di Atessa per i beni "in loco Castellucii, prope Atissam (nel luogo di Castelluccio presso Atessa) . In altri documenti,accanto e Monteodorisio e Casale San Salavtore, figura anche "Penna lucis" ,Punta Penna di Vasto;1ocalità tutte vicine tra loro".

Nel territorio frentano le presenza dei Templari ebbe uno sviluppo motivato dal fatto che acquistavano dei terreni da cui traevano ricchezze per sostenere la guerra Santa, coinvolgendo una manovalanza ed una "servile" manod'opera nella coltivazione della terra."

Peraltro, 1' insediamento dei Cavalieri Templari, una specie di milizia sottomessa al Papato,era motivato dalla presenza di strade su cui transitavano i pellegrini che erano diretti alla Terra Santa e che i Templari proteggevano lungo il viaggi verso Gerusalemme.

GIUSEPPE CATANIA






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