sabato 23 aprile 2016

Elezioni, il logo di "Unione per Vasto - Tagliente": un nodo e i colori, simboli di forza e di irrinunciabili valori

da Pino Pollutri riceviamo e pubblichiamo

E’ ormai definito è già comincia a circolare in Rete il logo-manifesto della Lista civica “Unione per Vasto”, concorrente di rilievo per l’area di centrodestra alle elezioni comunali del 5 giugno prossimo.
Se pure ce ne fosse stato bisogno, Giuseppe Tagliente, già sindaco di Vasto negli anni ‘90 e politico regionale nel recente passato, con questa immagine iconica esprime a dovere la chiara volontà di contribuire, con la formazione elettorale formatasi
concordemente allo scopo, a ‘battere’ democraticamente i fallimentari protagonisti dell’uscente Amministrazione. Presenta la maturata convinzione di voler e doversi impegnare ancora una volta, per dare di nuovo corpo ad un governo cittadino che ripristini regole e ordine, decoro e ben-essere, progresso e sviluppo alla città  di Vasto e al suo territorio.
 Il logo è palesemente caratterizzato da essenzialità e parallela immediatezza comunicativa. Ben leggibile nell’indicazione verbale, è impostato con i colori cittadini, il bianco e il rosso, che dominano l’immagine come per un quadro di pittura tonale, perché non ci sia dubbio alcuno che ci si propone, come già nelle innovative primarie celebrate con successo in febbraio, come fattore di ‘unione’ degli uomini e delle forze partitiche e civiche poste in campo dalla coalizione di nuova proposta, oggi elettorale e poi di amministrazione alternativa alle sinistre locali. Con assoluta evidenza e senza equivoci, dunque, un autentico “… per Vasto.
Il fulcro dell’immagine è un nodo marinaro (un nodo “a otto”, detto anche “Savoia”, semplice ma efficace, come sanno i velisti), anch’esso in biancorosso per quanto sopra specificato. Vuole indicare visivamente l’indissolubilità e la forza funzionale dell’Unione, in un luogo-città che nel mare e nella marineria, insieme turistica, commerciale e industriale, nell’oggi come nel passato, ha il suo “core-bussiness” più originale, di maggior frutto e potenzialità. Detto “nodo”, simbolo di svariati significati e valori, nei tempi e nei luoghi, così ben in vista e caratterizzante, sta a indicare la volontà di ri-annodare e tenere insieme, in termini politici, il passato e  il presente, il tutto finalizzato a progettare un adeguato futuro civico alla città.
Ovviamente è presente nel logo proposta dall’Unione, con Giuseppe Tagliente suo imprescindibile capolista, sia pure a margine e su un lato, dei profili di verde e bianco, che con il rosso del tondo realizza ed evidenzia una propria e mai rinunciata cultura identitaria nazionale. Con essa la volontà di proporsi ancora una volta ai vastesi in nome di una generale difesa, anche localmente, di ben precisi valori politici e umani. Quelli che in Italia – con un progressivo lassismo ed ebetismo, misto a corrompente edonismo individualistico – certa cultura e intellettualità di sinistra, divenuta con  malaugurate compromissioni “catto-comunista”, ha progressivamente corrotto e mistificato.
Un logo, questo di “Unione per Vasto”, che può divenire – a mio avviso – spunto e occasione per riprendere non soltanto “un discorso diverso e nuovo” in città, in termini identitari e vocazionali, ma non meno occasione politico-culturale per riflettere su regole e princìpi che, se negati e adulterati, non producono nessuna positività, ed anzi alimentano un cronicizzato decadimento sociale, una crisi esistenziale umana, non solo economica.
Pino Pollutri


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