sabato 23 aprile 2016

FESTA DELL'INCORONATA: tutti gli appuntamenti di oggi e domani

di Lino Spadaccini 
Dopo essere stata per tutta la settimana esposta alla venerazione dei fedeli, presso la Cattedrale di S. Giuseppe, con le S. Messe e le riflessioni affidate a don Nicola Florio, parroco della Natività di Maria SS. di Cupello, la statua della Madonna dell'Incoronata questo pomeriggio, con inizio alle ore 16,30, verrà riportata processionalmente nella propria chiesa, accompagnata dal Complesso Bandistico "San Martino" e da tanti devoti.
Al rientro, seguirà la S. Messa celebrata Padre Carmine Ranieri, Provinciale dei Cappuccini, mentre in serata è prevista l’esibizione del Coro Parrocchiale dell’Incoronata per un Omaggio a Maria.

Domenica 24 alle ore 11 è prevista la S. Messa Solenne celebrata da Padre Carmine Ranieri.
In serata, intrattenimento musicale con il Cicirinella Live Tour di "Tequila e Montepulciano Band", e lo spettacolo del cabarettista pugliese "Uccio De Santis",  noto al grande pubblico per le partecipazioni televisive a "La sai l'ultima?", andata in onda sulle reti Mediaset, per la sit-com "Mudù" su Telenorba, e per i film "Non me lo dire" (2012) e "Mi rifaccio il trullo" (2016).
Chiuderanno i festeggiamenti i tradizionali fuochi pirotecnici della Ditta Pirogiochi di San Severo.


La festa dell’Incoronata si riallaccia ad un fatto prodigioso che si verificò nella primavera del 1738 quando, a causa del perdurare della siccità, venne ordinata di far uscire la processione della statua della Madonna dell’Incoronata, che allora si trovava nella chiesa di San Pietro, attraverso i campi. 


Appena la processione arrivò in prossimità della cappella di San Martino, in corrispondenza dell'attuale santuario dell'Incoronata, si vide il cielo coprirsi di nubi e cominciò a cadere un’abbondantissima pioggia. L’accaduto fu interpretato come segno del cielo e desiderio della Madonna che lì voleva essere onorata.
In seguito all’espansione della contrada di S. Martino, il sindaco Pietro Muzii, nella seduta del 3 dicembre 1826, propose all’assemblea l’apertura di un convento di frati cappuccini per un migliore servizio spirituale in una zona in forte crescita. Il progetto dell’edificio fu disegnato da P. Francesco Saverio da Lanciano e il 31 marzo 1860 il Re Francesco II, con real decreto ne autorizzò l’apertura.
Il 20 luglio dello stesso anno, giunsero a Vasto l’ex provinciale dei Cappuccini P. Giuseppe Cerritelli da Chieti, P. Tobia da Guardiagrele e un terziario laico, per osservare meglio i locali e valutare i lavori necessari da effettuare. Nel mese di agosto P. Alfonso da Monteodorisio si occupò dei lavori, che furono completati il 25 agosto, con l’aggiunta del mobilio.
L’8 settembre dello stesso anno i frati cappuccini, sotto la guida di   P. Giuseppe   Cerritelli  da   Chieti, presero possesso  del romitorio e otto giorni più tardi avvenne la cerimonia d’inaugurazione. Solo pochi mesi dopo, in seguito alla soppressione di tutte le comunità religiose, avvenuto con decreto del 17 febbraio 1861, il convento venne chiuso ed i cappuccini furono ospitati nella villetta del signor Antonino Celano. Questi rivendicando il diritto di proprietà sul convento riuscì, due anni più tardi, a riottenere sia la Chiesa che il Convento, che a loro volta vennero ridonati ai frati cappuccini.


Lino Spadaccini

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